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MONTE URANO – Una donna è morta nel corso di una rapina ai danni della gioielleria “Cifola” nel centro storico di Monte Urano. Il titolare del negozio, Francesco Cifola, 51 anni, avrebbe esploso almeno tre colpi, uno dei quali, o più, ha raggiunto la rapinatrice, di circa 30 anni, non ancora identificata. I banditi avrebbero risposto al fuoco esplodendo a loro volta almeno uno o due colpi, per poi fuggire a piedi. 

I RAPINATORI – Erano in tre, uno – sembra – marocchino, mentre la donna sarebbe originaria della zona, anche se non è stata ancora ufficialmente identificata. I malviventi si sono presentati a volto scoperto e armati di pistola. Hanno minacciato con l’arma Cifola, si sono fatti aprire la cassaforte e poi l’hanno immobilizzato con del nastro isolante. In quel mentre è entrato il padre del gioielliere, che è stato a sua volta minacciato e strattonato. A quel punto Cifola è riuscito a liberarsi, ha afferrato la pistola che teneva sotto il bancone e ha fatto fuoco.

I TESTIMONI – Alcuni, fra cui un barista che ha il suo esercizio accanto alla gioielleria, avrebbero visto i due salire su un’auto a bordo della quale c’era un’altra donna. La situazione sarebbe precipitata quando nel negozio è entrato il padre di Cifola, Duilio, che pensava vi fossero dei clienti o aveva intuito che c’era qualcosa che non andava. L’anziano ha cercato di aprire la porta, che era stata chiusa all’interno, poi sarebbero stati gli stessi banditi a farlo entrare e a minacciarlo con una pistola puntata alla tempia. Non è ancora chiaro se Duilio Cifola sia stato colpito dai banditi e se sia rimasto ferito.

I COMMENTI IN STRADA – Il gioielliere è stato applaudito dalla gente quando è uscito in barella dal negozio. “Ha fatto bene”, è stato uno dei commenti.