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MONTE URANO – “Mi dispiace, perchè comunque era una giovane vita. Avrò sempre il rimorso di aver ucciso”. E’ il rimorso di Francesco Cifola, l’orefice di 51 anni che ieri, durante una rapina nel suo negozio a Monte Urano, ha ucciso la rapinatrice Rosa Donzelli, che aveva fatto irruzione nella gioielleria con altri due rapinatori. “Non ha dormito tutta la notte – ha raccontato il padre Duilio – e ha le immagini della rapina ancora negli occhi”. 

IL RACCONTO DEL GIOIELLIERE – Francesco Cifola, 51 anni, celibe, ha raccontato di aver fatto fuoco nel timore che facessero del male proprio a suo padre, arrivato davanti alla gioielleria dopo che era scattato l’allarme collegato alla sua abitazione. L’orafo aveva visto i banditi minacciare il padre con una pistola (poi rivelatasi una scacciacani) e temeva che avessero preso la sua, una pistola a tamburo che invece era rimasta nel cassetto e che Francesco è poi riuscito a prendere sparando diversi colpi (secondo alcune fonti, 6). Cifola è formalmente indagato per omicidio colposo, ipotesi di reato che verrà integrata – da quel che si apprende da fonti inquirenti – con la fattispecie dell’eccesso di legittima difesa.