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CIVITANOVA – Anche Civitanova diventa città tutta da bere, infatti prende di diritto la sua vetrina sul mondo dell’ enogastronomia e, presto detto presenta la prima edizione del “Civitanova Wine Festival”, che si svolgerà il 14 e 15 aprile presso padiglioni del Palazzo della Fiera. Organizzato dall’ Associazione culturale italiana enogastronomia.it con il patrocinio della Camera di commercio e la collaborazione del Comune di Civitanova, la manifestazione, si appresta ad affermarsi, appuntamento d’alta qualità con il “Made in Marche”, per diffonderne la conoscenza in campo nazionale e oltre.

PROGRAMMA – La fiera piatti tipici e bottiglie di qualità fanno bene al turismo e per gli appassionati che vorranno partecipare potranno degustare oltre 40 cantine marchigiane con 120 etichette, in rappresentanza delle cinque province. Si inizia venerdì alle 20.30 con la cena di gala al Lido Restaurant. In programma degustazioni e momenti di approfondimento con enologi affermati, quattro “verticali”, diverse annate di uno stesso prodotto e vini rosati che, a detta di alcuni, saranno la prossima scommessa delle Marche. Tra gli eventi collaterali, il giornalista enogastronomico Carlo Cambi svelerà le peculiarità di Verdicchio, Passerina, Ribona, Pecorino e altri vitigni. Il sabato accesso in fiera dalle 15 alle 23, la domenica dalle 10 alle 22.

DICHIARAZIONI – All’incontro di presentazione con la stampa, presenti il sindaco Mobili, l’assessore al turismo Marzetti e Mosè Ambrosi, presidente dell’associazione. “Un evento di accoglienza e promozione — sottolinea Marzetti — che si inquadra negli itinerari che l’associazione “Noi Marche” ha programmato per la promozione turistica, dove vino e gastronomia hanno un ruolo importante. Quello dei vini è il settore dell’agricoltura che ha il maggior movimento economico e, soprattutto, quello sul quale più consistente è la conversione giovanile, pari a un terzo degli occupati. E noi siamo sempre vicini a chi esprime nuove idee e si impegna a concretizzarle”. “Il festival — sottolinea Ambrosi — nasce dalla volontà di promuovere solo i vini di eccellenza ‘Made in Marche’ per incrementarne il consumo e magari far sì che nei nostri ristoranti, come avviene in altre regioni, prima vengano offerti i prodotti di casa e poi, eventualmente, gli altri”.