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OFFIDA – Nel consiglio comunale del 19 aprile sono stati affrontati temi di stretta attualità, l’ordine del giorno verteva su quattro mozioni presentate dal gruppo “Offida solidarietà e democrazia”; il capogruppo Claudio Sibillini ha voluto sottolineare il risultato della discussione poiché incentrata su tematiche di rilevanza nazionale con dirette conseguenze anche sul locale.

LE MOZIONI – La prima ha riguardato la richiesta di ripristino delle fermate dei treni alla stazione di San Benedetto del Tronto dato che ” la soppressione delle fermate, progressivamente operata da Trenitalia, è una inaccettabile penalizzazione del nostro territorio sia sotto il profilo economico che sociale” ha dichiarato Sibillini a nome dell’intero gruppo consiliare. Con la seconda mozione si è esortata l’amministrazione comunale a evitare la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Offida, prevista dalla legge 148 del 14/09/11, con conseguente accorpamento all’ufficio di Ascoli. Il gruppo consiliare ha espresso profondi dubbi in merito alla questione spiegando che “il Giudice di Pace rappresenta l’organo di giustizia più vicino al cittadino, capace di fornire risposte tempestive ed adeguate nell’ottica di una giustizia celere e vicina ai reali bisogni della gente”. La discussione ha poi coinvolto un tema scottante come quello del contrasto alle dimissioni in bianco. In linea con la mobilitazione nazionale indetta dai sindacati, il gruppo consiliare ha chiesto all’Amministrazione Comunale di  introdurre nei bandi e nelle gare per servizi clausole a garanzia dei lavoratori, prevedendo che eventuali atti di dimissioni volontarie vengano validati solo se firmati in presenza del funzionario o dirigente dell’amministrazione pubblica responsabile dell’atto. Su questo punto si è registrato un sostanziale accordo con approvazione unanime della mozione. L’ultimo punto “L’Italia sono anch’io” ha riguardato l’adesione alla campagna nazionale che si pone l’obiettivo di introdurre nuove norme per concedere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri e a quelli che, pur non essendo nati nel nostro Paese, abbiano concluso le scuole  elementari. La mozione è stata votata dalla sola maggioranza; “riteniamo che così facendo abbiano perso l’opportunità di dare un segno di civiltà civile”, ha dichiarato Sibillini riferendosi al diniego dell’opposizione. Il gruppo consiliare di maggioranza e l’Amministrazione Comunale si impegnano a conferire la cittadinanza italiana a quei bambini residenti da oltre 5 anni in Offida, “un atto che riteniamo di grande valore simbolico”, ha concluso Sibillini.