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ANCONA – ”Ci troviamo di fronte ad un’esperienza virtuosa, un esempio di come un periodo di crisi possa essere motore di soluzioni innovative che aiutano l’economia e l’ambiente, un’esperienza esemplare di green economy italiana, che sarebbe auspicabile estendere a tutto il paese”.

E’ quanto dichiarato da Ermete Realacci, Presidente di Symbola, a proposito del progetto ”Micro Green Logistic”, ideato e promosso dalla Cna e che vede la partecipazione di Manas, brand del made in Italy, con le imprese contoterziste ad essa collegate. Hanno gia’ aderito 40 aziende calzaturiere del maceratese e del fermano.

IL PROGETTO – Si tratta di una piattaforma innovativa e immateriale che vede le aziende prenotare per via informatica il viaggio delle merci indicando numero dei colli, tempi e destinazione. ”’Micro Green Logistic’ – ha aggiunto Realacci – affronta uno dei nodi critici del sistema produttivo, quello del trasporto delle merci, troppo orientato al trasporto su strada, energivoro e con enormi ripercussioni ambientali”. In particolare, si tratta di un prototipo che puo’ essere diffuso ed adattato in tutti i distretti italiani del legno-arredo, della meccanica e meccatronica e del tessile, che si caratterizzano, come quelli calzaturieri, per l’intenso e consistente interscambio di componenti e semilavorati tra imprese leader e aziende fornitrici.

SISTEMA LOGISTICO SOSTENIBILE – I numeri che raccontano i vantaggi economici e ambientali : 9mila Km percorsi nei primi tre mesi del 2012 dalle 40 aziende che partecipano al progetto nel distretto calzaturiero maceratese/fermano rispetto ai 20mila dello stesso periodo del 2011, con un abbattimento del 42,69% delle emissioni di C02. Se il 30%, delle aziende del distretto calzaturiero maceratese/fermano, costituito da 3.389 pmi e da 1.039 grandi, aderisse a ”Micro Green Logistic” si eviterebbe di percorrere ogni anno una distanza di oltre 21 mln di km, si otterrebbe un risparmio sul costo del carburante superiore ai 3 mln di euro. Se il nuovo sistema logistico venisse adottato da tutte le aziende del distretto si otterrebbe una riduzione delle emissioni di C02 pari a circa 8mila tonnellate, un risparmio nell’acquisto di carburante di oltre 10 mln di euro e di una riduzione di piu’ di 70mila km percorsi ogni anno.