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A partire dal prossimo luglio, oltre 300.000 utenti potrebbero non riuscire più ad accedere ad internet. Il blackout sarebbe dovuto ad una truffa multimilionaria attuata da un gruppo di hacker estoni. La truffa consisteva nell’infettare il pc ospite con un virus, “Dns changer”, il cui effetto era quello di ridirigere la connessione verso i server controllati dall’organizzazione, che manipolando poi la pubblicità on-line ha guadagnato 14 milioni di dollari. Dopo aver intrapreso delle indagini per approfondire il caso, l’FBI ha creato il sito www.dcwg.org per permettere agli utenti di verificare se siano stati infettati dal virus e rimuovere eventualmente il software danneggiato. Si stima che i pc ancora infetti siano oltre 350.000, tra cui 85.000 negli Stati Uniti, dove il virus aveva contagiato anche alcuni computer della Nasa.