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ANCONA – Sottoscritta un’importante intesa tra Regione, Direzione Regionale per i beni culturali e Regione Ecclesiastica delle Marche, per la messa in sicurezza di quindici beni culturali danneggiati dall’eccezionale nevicata dello scorso febbraio. Ben tre milioni di euro saranno destinati al recupero di un pezzo importante del patrimonio artistico-culturale delle Marche; nella Provincia di Ascoli Piceno sono stati individuati due monumenti: il palazzo Bonomi Gera – pinacoteca comunale a Ripatransone e la chiesa di S. Lorenzo a Montedinove.

GIAN MARIO SPACCA – Il governatore della Regione Marche ha spiegato che gli edifici individuati sono inseriti nel piano dei beni culturali già colpiti dal terremoto del ’97. La nevicata dello scorso inverno ha aggravato lo stato delle strutture, così come accertato dai sopralluoghi effettuati. Infatti, nei casi più gravi, si sono verificati crolli di strutture lignee di copertura e danni alla muratura a causa di consistenti infiltrazioni d’acqua.

Spacca ha giustificato gli interventi, dichiarando: “il progressivo degrado del patrimonio già danneggiato andava fermato e intervenire è diventata un’azione necessaria per la tutela del nostro patrimonio artistico e architettonico e per la salvaguardia della memoria storica della nostra comunità”.

I soldi per il finanziamento sono stati reperiti dal fondo di riserva del programma di ripartizione dei finanziamenti per la ricostruzione post-terremoto “per interventi di messa in sicurezza degli edifici inseriti nel piano dei beni culturali di cui all’art. 8 della legge n. 61/98 che hanno subito un ulteriore aggravamento a causa delle eccezionali avversità atmosferiche del mese di febbraio 2012”.

Monsignor Luigi Conti, presidente della Regione Ecclesiastica delle Marche, ha espresso il suo ringraziamento per il rapporto di collaborazione avuto con la Regione, che ha portato alla sottoscrizione di numerose intese per il recupero di beni appartenenti alla chiesa, mentre Lorenza Mochi Onori, direttore regionale beni culturali e paesaggistici delle Marche, ha tenuto a precisare che i lavori da effettuare rientrano in un’intesa nata nel ’97 a seguito del terremoto umbro-marchigiano; in quell’occasione l’accordo e la collaborazione continui caratterizzarono tutto il periodo della ricostruzione post terremoto, rappresentando una grande forza per le Marche. “L’accordo odierno, quindi, porta in sé qualità rare che daranno frutti straordinari”, ha concluso la Onori.