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ASCOLI PICENO – La giunta Provinciale Celani risponde alle polemiche giunte da parte dell’opposizione nei giorni scorsi, in merito alle azioni amministrative effettuate e al Bilancio dell’Ente. A tal proposito stamane, presso Palazzo San Filippo, si è tenuta una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Provincia Piero Celani, i Capigruppo consiglieri di maggioranza Giuseppe Mercuri e Bruno Bianchini e i coordinatori provinciali del Pdl Andrea Assenti e del Map Mario D’Emidio.

 

CELANI RISPONDE ALLE ACCUSE –“Volevo dire al Partito Democratico, responsabile al 100% della situazione debitoria nella quale ci siamo venuti a trovare, che noi siamo la provincia più virtuosa delle Marche sotto questo aspetto. Non è un caso se l’indebitamento dell’ente al netto dei prestiti rimborsati è diminuito dell’8%”. Celani poi rincara la dose: “Rivolgendomi sempre al Partito Democratico, dalla cui gestione politica mi dissocio totalmente, dico che deve fare un grosso mea culpa sulla loro precedente gestione. Dal 2005 al 2009 infatti crebbe in maniera esponenziale lo stock di debito. L’attuale giunta dovrà saldare circa 13 milioni di debiti fuori dal bilancio e creato proprio dalla giunta esistente prima di quella attuale. Si è agito come se la Provincia avesse avuti fondi illimitati. Non si può mistificare la realtà, perché ci sono dei dati reali”. Il presidente chiude parlando di lavoro: “I 15 milioni messi in campo dalla giunta Rossi per realizzare le work experience sono serviti a poco, visto che degli allora borsisti forse solo una ventina hanno trovato un’occupazione. Mentre l’attuale gestione mettendo in campo solo 3 milioni, è stata lungimirante in tal senso”.

NUMERI ALLA MANO – Confrontando i dati che vanno dal 2005 al 2012, si nota che lo stock di debito è sceso notevolmente. Si è arrivati ad un picco di 127,3 milioni di debito nel 2008 e la percentuale più alta la si è raggiunta proprio nel 2005 con un impressionante +20,7%. Ad oggi lo stock di debito si aggira attorno ai 65 milioni di euro, con l’indebitamento che è sceso all’8%. Spostandoci alle spese correnti, notiamo che per esse si è raggiunto l’apice nel 2007 con 78, 6 milioni, che al 2011 si sono ridotte sino a 48, 1 milioni. I costi per il personale sono calati dai 26,3 milioni del 2009 ai 16,2 milioni dello scorso anno. Per quel che concerne i consumi intermedi(consulenze, gettoni presenza, trasferte collaboratori), questi hanno toccato il vertice nel 2009 con l’allarmante cifra di 30,2 milioni, ridottasi notevolmente nel 2011 a 19,9 milioni.