ASCOLI PICENO – Nonostante il grande successo ottenuto, la kermesse L’Altra Italia organizzata dal comune di Ascoli, continua ad essere nel mirino delle critiche di tanti. A tal proposito ha voluto dire la sua il vicesegretario dell’Unione di Centro Francesco Petrelli. L’esponente del partito critica il sindaco Castelli e lo accusa di aver fatto propaganda politica a spese dei cittadini.
SOLDI SOTTRATTI AL LAVORO E ALLE FAMIGLIE – Ecco il comunicato, a firma di Francesco Petrelli appunto. “Ma quale festival a costo zero? L’Altra Italia è stata campagna elettorale a spese dei cittadini Ascolani. Veneziani, Sgarbi, Magdi Allam ed anche Buttafuoco, sono tutti personaggi che hanno comunque trascorsi e presenti politici anche importanti, per non dire imbarazzanti, e le loro velleità riguardo al futuro sembrano tutt’altro che sopite. Ovviamente nessuna pregiudiziale abbiamo nei confronti delle ambizioni politiche di costoro, ma ci sembra assolutamente inopportuno che il Sindaco di Ascoli abbia spesato i loro comizi e le loro assemblee con denaro pubblico. Ben sessantamila euro sottratti al lavoro, la famiglia ed i giovani, parole di cui troppo spesso questo Sindaco si riempie la bocca senza passare evidentemente in concreto ai fatti. Per onestà verso i suoi cittadini presi letteralmente per i fondelli, questi 60mila euro il Sindaco li dovrebbe restituire di tasca propria alla Città.
ANTEPRIMA CAMPAGNA ELETTORALE – “La conferma dell’astuta operazione condotta da primo cittadino di Ascoli , di far passare una vera e propria anteprima di campagna elettorale, per un festival, giustamente definito dalla Bellini del Pd, “ad uso e consumo dell’ansia di visibilità mediatica del sindaco”.
“Caro Sindaco – conclude l’esponente dell’Udc – qui ad essere serviti, piuttosto che le cassandre ed i profeti di sventura, sono stati i cittadini Ascolani, a cominciare dai padri e madri di famiglia disoccupati e da quegli sponsor che, forse, nell’elargirle 45mila euro non pensavano esattamente finissero investiti in un predellino per Veneziani”.