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ASCOLI PICENO – Sono giorni roventi per lo sport, causa anche lo scandalo doping che ha coinvolto il marciatore italiano Alex Schwazer, escluso dalle Olimpiadi di Londra. A tal proposito la IHP(Italian Horse protection) prende come esempio questo triste episodio per far notare come siano stati usati due pesi e due misure tra Schwazer e Luca Innocenzi, vincitore della Quintana di Agosto. Il cavaliere, nonostante fosse condannato, ha gareggiato sia a luglio sia nella giostra di S.Emidio.

SENTENZA INEQUIVOCABILE – Ecco alcuni stralci del comunicato a firma di Sonny Richichi, componente dell’IHP. “Ascoli 14 luglio: dopo il nostro intervento presso il Ministero della Salute, il fantino Luca Innocenzi viene sospeso dalla quintana. Innocenzi, infatti, è stato condannato in primo grado l’anno scorso per un’indagine sul doping, per aver “compiuto atti fraudolenti sul cavallo Naval War” in vista della quintana di Foligno del 2006. La sentenza del Tribunale di Perugia è inequivocabile e ancora di più lo sono le intercettazioni telefoniche: le pubblichiamo qui integralmente, affinché tutti si rendano conto di cosa stiamo parlando.L’Ordinanza palii del Ministero della Salute, nata per dare un minimo di tutela ai cavalli sfruttati in queste anacronistiche competizioni, sancisce giustamente il divieto di partecipazione ai fantini colpevoli dei reati di maltrattamento e doping. Ma stavolta la reazione è completamente diversa da quella del caso Schwazer: gli organizzatori della quintana di Ascoli si indignano per l’esclusione di Innocenzi, mentre il capo della sua contrada presenta un ricorso urgente al Tribunale di Ascoli che – con una rapidità da fare invidia a tutte le aule di giustizia italiane – prima consente a Innocenzi di correre il palio del 14 luglio e poi sentenzia la non applicabilità dell’Ordinanza palii “perché Innocenzi è stato condannato per il momento solo in primo grado”.

TONI TRIONFALISTICI NONOSTANTE TUTTO – “Innocenzi corre e vince la quintana del 5 agosto con tanto di diretta nazionale su Raitre, tra la gioia di organizzatori e contradaioli, il silenzio del Ministero e la vergogna dei tanti cittadini che assistono impotenti a questa brutta immagine di Ascoli e dell’Italietta dei palii. Non mancano gli articoli di alcuni giornalisti che hanno dimenticato cos’è il dovere di cronaca, come Eduardo Parente di Piceno oggi, che si lancia in una esaltata biografia cavallara di Innocenzi “dimenticandosi” di menzionare la condanna per doping. Mentre Cavallo Magazine scrive che Innocenzi “ha trionfato in sella a Dorillas, superando così anche le polemiche seguite alla sua iniziale esclusione dall’evento”.

I VETERINARI TACCIONO – “Silenzio preoccupante dell’Ordine dei Veterinari, da cui ci saremmo aspettati almeno una dura presa di posizione, in omaggio al codice deontologico. Nelle varie dichiarazioni attorno al caso Schwazer si ripete, giustamente, che è opportuno agire duramente e con tempestività contro chi commette errori del genere, perché sono un esempio per tutti”.

DUE PESI E DUE MISURE – “Che morale dovremmo trarre, dunque? Che invece nei palii si possono dopare i cavalli a piacimento e continuare indisturbati a usarli? Che l’etica e la morale scattano solo in certi ambiti, mentre in altri sono messe sotto il tappeto, di fronte agli alti interessi economici in ballo? Per Alex Schwazer la squalifica e la gogna mediatica sono scattate subito, senza il bisogno di processi in tribunale di cui la giustizia sportiva non ha bisogno. Per Innocenzi, addirittura già condannato in primo grado, invece si sono levati gli scudi contro chi si è permesso di chiederne l’esclusione e si è ottenuta, a colpi di avvocato, la sua ammissione alla quintana di Ascoli. Davvero vogliamo ancora bere la storia dei palii come “sane tradizioni storico-culturali”?

ECCO LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE: INTERCETTAZIONE TRA INNOCENZI E VETERINARIO LUCA RICCI PRIMA DELLA GIOSTRA DI FOLIGNO 2006 ALTRE INTERCETTAZIONI LEGATE ALLA GIOSTRA DI FOLIGNO 2006