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ANCONA – Il nuovo possibile assetto delle Province marchigiane a tre enti (Pesaro Urbino, Ancona, Marche Sud) in base al riordino previsto dalla speding review ridisegna la mappa del territorio e farà perdere al capoluogo marchigiano alcuni dei primati ora detenuti, come quelle per numero di residenti e numero di imprese, ma ne conquisterà altri. E’ l’analisi dell’Ufficio Studi della Confartigianato provinciale di Ancona. La nuova Provincia del sud (Macerata, Fermo, Ascoli Piceno) avrà una popolazione di oltre 704 mila abitanti distribuita su un territorio di 4.862 chilometri quadrati.

I NUMERI DEL SEGRETARIO CONFARTIGIANATO – Secondo il segretario provinciale della Confartigianato Giorgio Cataldi, Ancona manterrà la leadership per Pil pro capite (29.238 euro, contro la media regionale di 26.237 euro) e guadagnerà il primato per incidenza dell’export sul Pil (22,3% contro la media regionale del 21,7%), prima detenuto dalla provincia di Ascoli Piceno ”vecchi confini” (cioè Ascoli e Fermo insieme). Con 4.232 imprenditrici artigiane sui complessivi 17.798 imprenditori artigiani, si collocherà inoltre al primo posto per incidenza dell’imprenditoria femminile sul totale. Ma la di là dei primati – conclude Cataldi – è assolutamente necessaria la riorganizzazione dello Stato a partire da quello centrale con un taglio drastico di tutti gli sprechi e delle spese superflue a partire dai costi della politica e delle istituzioni. Ma per i livelli locali servono interventi di taglio delle spese e razionalizzazioni senza pregiudicare la funzionalita’ degli enti locali, che in quanti vicini a cittadini e imprese, svolgono un ruolo importante per la comunita