Articolo
Testo articolo principale

La pioggia di queste ore sta seriamente facendo temere il peggio per le coltivazioni agricole. “La pioggia arriva troppo tardi per salvare dalla siccità girasole, mais e foraggi, con un conto dei danni che ha superato i sessanta milioni di euro, ma può contribuire sicuramente a migliorare la situazione nei vigneti e negli oliveti, sempre sperando che non si tramuti in grandine”. 

L’ALLARME DELLA COLDIRETTI – Ad affermarlo è la Coldiretti Marche dopo l’ondata di maltempo che ha colpito la nostra Regione. L’acqua porterà sicuramente grandi benefici alle uve a maturazione tardiva, aumentando le rese ed incrementando ulteriormente la qualità del vino, dai bianchi ai rossi. Positivo anche l’effetto sugli oliveti. Ma l’acqua, secondo Coldiretti, contribuirà pure a rimpinguare le riserve idriche in vista dell’autunno e a riaccendere le speranze per la crescita autunnale di funghi e tartufi, compromessa da una estate lunga e siccitosa che aveva fatto temere il peggio.

 

LA GRANDINE – Il pericolo che tutti scongiurano è la grandine, la più temuta dagli agricoltori in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni in campo. Le acque torrenziali, inoltre, fanno sì che i terreni secchi non riescano ad assorbire l’acqua che cade violentemente, che tende ad allontanarsi per scorrimento con il pericolo di frane e smottamenti. Intanto, il problema siccità verrà affrontato domani con un incontro tra gli Assessori all’agricoltura e il Ministro delle Politiche Agricole per decidere gli interventi di sostegno da adottare. “Dopo una estate così difficile sono a tutti più chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie, ma anche con misure strutturali date dalle opere per la conservazione e distribuzione dell’ acqua. Necessario, inoltre, il potenziamento degli invasi per l’avvenuta modifica della distribuzione della pioggia”, ha dichiarato il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini.