Articolo
Testo articolo principale

ANCONA – La Giunta Regionale continua il dibattito sugli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse e biogas, una questione delicata che ha suscitato numerose proteste nel Piceno e che si fa ancora più complessa dopo la notizia trapelata dalla vicina Val Vibrata, per cui il territorio di Colonnella e Controguerra sarebbe stato scelto per la costruzione di una nuova centrale, il cui impatto ambientale avrebbe, quasi sicuramente, conseguenze anche nella Vallata del Tronto.

LE DECISIONI – Vediamo nel dettaglio quali temi sono stati affrontati nella seduta odierna. Innanzitutto, la Giunta ha espresso un giudizio positivo sui risultati ottenuti dal Piano energetico ambientale regionale (Pear) sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La determinazione del governo regionale ha infatti consentito di superare già nel 2011 l’obiettivo fissato dal Pear al 2015 per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Al 31 dicembre 2011 si sono raggiunti i 1.189 GWh di produzione, contro i 1.157 fissati dal Pear al 2015. A tal proposito, la Giunta ha deciso di procedere alla revisione del Pear, mantenendo l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza energetica riducendo le emissioni climalteranti e di rispettare gli obiettivi del burden sharing. Inoltre si procederà immediatamente alla redazione di un Piano stralcio urgente del Pear per la definizione delle aree non idonee ad ospitare impianti a biomasse e biogas. In relazione alla mozione approvata dal Consiglio Regionale, supportata da posizioni autorevoli come quella del presidente della IV Commissione consiliare Ambiente ed Energia, che evidenzia un chiaro e certificato orientamento di programmazione, la Giunta ha ritenuto appropriato percorrere la strada indicata di abbassamento dei limiti di assoggettabilità alla Via (Valutazione di impatto ambientale), da definire anche in funzione delle nuove normative introdotte dalla legislazione sugli incentivi. A tal fine, il presidente della IV Commissione regionale Ambiente ed Energia è stato invitato a presentare un’iniziativa legislativa di modifica della legge regionale n.3 del 2012 (“Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale”) per l’abbassamento di tale soglia di assoggettabilità alla Via a 0,25 MW elettrici, riferimento oggi giuridicamente vincolante per il governo regionale. Infine, si è dato mandato all’Avvocatura Regionale di esaminare in tempi rapidissimi (10 giorni) la richiesta avanzata dal Consiglio Regionale di sospensiva delle autorizzazioni in essere per gli impianti a biogas e biomasse.