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ASCOLI PICENO – Si è concluso ieri il convegno internazionale sul ruolo delle Province. Per due giorni Ascoli Piceno è stata capitale di un dibattito di livello europeo sulle trasformazioni e le funzioni degli enti di livello di livello intermedio con gli interventi, presso l’Auditorium Fondazione Cariasap, di illustri studiosi  provenienti Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Belgio che hanno  ribadito l’utilità e l’importanza di queste istituzioni nei rispettivi Paesi, soprattutto per le piccole municipalità, i comprensori e le comunità diffuse sul territorio. Nelle due giornate si è registrata la presenza di oltre 200 persone per la maggior parte studiosi e professionisti provenienti da varie parti d’Italia oltre che di studenti della città che hanno seguito alcune relazioni in lingua madre.

IL PRESIDENTE FALCIONI – “Con queste due giornate si è inteso dare un segno diverso al dibattito sulle Province: un segno di maturità non addentrandoci in beghe interne ma con una visione diversa e più ampia – ha spiegato  il Presidente del Consiglio provinciale Armando Falcioni – in questa prospettiva il Piceno ha contribuito ad alzare l’asticella del livello di discussione confrontandosi con altre realtà del continente perché con l’Europa non possiamo solo guardarci allo specchio, ma essere consapevoli di una realtà  non e solo, di natura meramente economica. Di qui – ha aggiunto Falcioni – la soddisfazione, per aver ospitato un appuntamento di grande prestigio e livello culturale nella nostra piccola realtà. Un amministratore locale infatti non è, e non deve essere, solamente un freddo e distaccato operatore della politica, ma deve anche saper sapientemente indossare il ruolo di primo ambasciatore del territorio che rappresenta, e dei cittadini che lo hanno scelto. Credo che questa è stata una buona occasione per interpretarlo vista la presenza di illustri cattedratici continentali e nazionali che hanno avuto modo anche di visitare la città e, attraverso una presentazione multimediale, hanno potuto conoscere tutti e 33 i Comuni della provincia nonché le peculiarità paesaggistiche, gastronomiche e le tradizioni locali”.