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Novembre è un mese strano. Ormai in pieno autunno ci accingiamo ad abbandonare uscite e passeggiate (funestate da freddo e pioggia) per tornare a piaceri più casalinghi, primo tra tutti quello della lettura. Ecco dunque qualche bel libro che merita la nostra devota attenzione nei freddi pomeriggi di queste settimane che verranno. Questa volta vorrei consigliarvi alcuni libri per affrontare i primi freddi. Si tratta di romanzi nuovi e non tutti bellissimi e secondo me adatti al periodo. Vi spiego. D’estate, dato che la lettura si svolge per lo più all’aria aperta (spiaggia, treno per vacanze, parco) i libri da prendere in considerazione devono essere leggeri, cioè capaci di non richiedere eccessiva concentrazione da parte del lettore. L’inverno invece, a mio parere, è il periodo adatto ai libroni, siano classici o contemporanei, ma sempre belli densi, capaci di coinvolgerci fino a farci scordare che il sole tramonta alle 5 e mezzo (ahimé) e che il più delle volte piove.

VITE VERE, ECCO ALCUNI CONSIGLI – Il primo libro che vorrei segnalarvi non è proprio recentissimo (è uscito circa un anno fa, ma non importa), tuttavia credo sia la quintessenza della lettura “da plaid”. Si tratta del romanzo-memoria “Un’eredità di avorio e d’ambra” di Edmund De Waal. L’autore, affermato artista, ripercorre la complessa storia della sua famiglia, in bilico tra fasto e tragedia nell’Europa del primo ‘900. Per continuare sul filo dei romanzi che raccontano vite vere (che amo molto e trovo particolarmente autunnali) vorrei proporvi un’uscita recentissima ma di quelle impedibili. Trattasi dell’ultimo lavoro di David Grossman “Caduto fuori dal tempo“. Chi non conosce l’autore può ritenersi fortunato, perché ha ancora la possibilità di stupirsi di fronte alla bellezza della sua scrittura. Chi già lo ha letto in altri lavori potrà, in questo romanzo, sentire la voce di David e la sua personale testimonianza di padre “defraudato” del figlio. Questi due romanzi sono particolarmente interessanti perché ci mostrano due modi di intendere la famiglia in letteratura. Da un lato il succedersi delle generazioni nella storia, dall’altro la fotografia netta di uno speciale rapporto (in questo caso tragicamente interrotto).

VITE DA RICOSTRUIRE – Per concludere il viaggio vorrei poi proporvi un ultimo titolo, sempre centrato su questi temi (famiglia, genitori, figli) ma in cui la storia e l’individuo si incontrano e scontrano in modo fortissimo. Il libro è “Molto forte, incredibilmente vicino” di Jonathan S. Foer. Qui c’è invece un figlio che dovrà ricostruire il suo mondo affettivo, venuto giù insieme alle torri gemelle. Allora, cari amici, mi rendo conto di aver scelto tre libri molto “tosti” ma come vi scrivevo all’inizio del post novembre è un mese strano… forse è perché l’anno sta per finire che viene voglia di leggere libri in cui si tirano bilanci, si riflette sulle cose più importanti e a volte, perché no, dolorose.

UN PERCORSO – Ok,  i tre libri ci sono ma per chi volesse leggere altre belle storie autunnali consiglio anche il recente “Il tempo è un dio breve” di Mariapia Veladiano. L’autrice, dopo averci folgorato con il bellissimo “La vita accanto”, torna sui temi del rapporto genitori–figli con grazia e profondità. Avete qualche bella storia da suggerirmi? Inviate i vostri consigli a info@bibliodiversita.it.

di Eleonora Tassoni