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ASCOLI PICENO – Anche Valentina Bellini, consigliera comunale del Partito Democratico, interviene sul dibattito scatenatosi intorno all’evento che sta incuriosendo da giorni tutti gli ascolani: le riprese della pubblicità Vodafone in Piazza del Popolo. Quello che Bellini rimprovera all’amministrazione comunale è “la sciatteria, l’approssimazione, la poca trasparenza”. 

LA POLEMICA – nasce in seguito alla lettura attenta da parte della consigliera del Regolamento per la salvaguardia del centro storico, approvato un anno e mezzo fa dal Consiglio Comunale. Bellini cita alcuni articoli a titolo di esempio, a dimostrazione che esiste nell’operazione pubblicitaria qualcosa di incongruo; per esempio si fa riferimento all’art. 3 in cui si legge “la concessione delle Piazze (del Popolo e P. Arringo) per iniziative di carattere culturale e pubblicitario, ed in particolare per spot televisivi, spetta alla Giunta Comunale sulla base del preventivo esame del progetto. È obbligatorio pubblicizzare la Piazza interessata tramite ringraziamento al Comune nei titoli di coda degli spot e dei film”.

IL REGOLAMENTO – “Abbiamo cercato la delibera di Giunta e, naturalmente, il progetto che avrebbe dovuto esaminare, ma la Giunta non ha deliberato niente in materia“, scrive in una nota Bellini, continuando a citare altri articoli del regolamento, l’art. 4 che prevede l’occupazione temporanea per soli tre giorni e pretende una richiesta dettagliata da parte dei richiedenti; l’art.5 che disciplina in modo ferreo le caratteristiche degli allestimenti: il posizionamento di tiranti e cavi aerei, l’illuminazione (che non può essere manomessa o modificata in alcun modo), prevede che le strutture mobili non si elevino dal suolo per più di due metri.

LE DOMANDE ALL’AMMINISTRAZIONE – “Ci chiediamo: ma questo non è il Sindaco sceriffo della tolleranza zero nei confronti delle regole? E in che cosa consiste il vantaggio economico quantificato intorno ai 350 mila euro? Quali sono i criteri di valutazione per affermare questa cifra?” Queste le domande della consigliera che continua “l’ultimo spot della Vodafone trasmesso in questi giorni si svolge in un centro storico che, per quel pochissimo che si vede, si intuisce molto grazioso, ma non è dato in alcun modo sapere o capire dove sia: succederà la stessa cosa con Ascoli? Il Sindaco ha avuto rassicurazioni in questo senso? Sarà applicato il regolamento? Altrimenti, in cosa consiste il trascinamento di questa iniziativa sul turismo e sull’economia? Nella permanenza di circa 60 persone di staff in città? Sono state promosse convenzioni e concessi permessi di estensione dell’orario solo a pochi fortunati esercenti?”. Nessuna remora nei confronti della scelta del set, “Ascoli può essere utilizzata come set di questo e altre situazioni pubblicitarie, televisive o cinematografiche, sarebbe anzi molto auspicabile che ciò avvenisse; ma tutto deve accadere in modo chiaro, organizzato, con impegni dichiarati e scritti da parte di chi arriva e con evidenti vantaggi per la città, condivisi in modo chiaro, e pretesi da chi viene ospitato. Lunedì chiederò tutta la documentazione e il carteggio tra Vodafone e l’amministrazione comunale per controllare come il Sindaco e l’ Assessorato ai Grandi Eventi hanno utilizzato gli spazi di noi tutti ascolani che temporaneamente gli sono stati affidati. E chiederò se il Regolamento è stato rispettato in ogni sua parte e eventualmente le ragioni che hanno spinto a non farlo“, conclude la nota.