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La Francia ha deciso di agire con fermezza: guerra all’olio di palma. Per chi non lo sapesse, tale olio è l’ingrediente più usato nei prodotti industriali (soprattutto dolciari), anche da parte delle grandi marche: vi basterà leggere la lista degli ingredienti dei vostri biscotti o delle vostre merendine per saperlo.

 

Questo anche nel caso troviate scritto “olio o grasso vegetale”: il soggetto è sempre lui. Ma perché un tale accanimento da parte dei francesi? I motivi sembrano essere di tre tipi: ambientale, di salute e sociale. «Produrre olio di palma provoca deforestazioni massicce che compromettono l’ecosistema», dice il ministro francese Jerôme Cahuzac. Inoltre, l’olio di palma è ricco di acidi grassi saturi, davvero nocivi per la salute. Ma allora perché è così usato? Semplice: perché costa poco. La manodopera utilizzata per ottenere un tale olio è costituita da individui sfruttati in situazioni di semi-schiavitù, con un conseguente maggior guadagno da parte delle aziende che impiegano questo ingrediente nei loro prodotti. Per frenare questa situazione, la commissione degli Affari sociali del Senato francese ha adottato un emendamento al bilancio della Sécu, il sistema di sicurezza sociale della Francia, che punta ad aumentare del 300% la tassa sull’olio di palma utilizzato in decine di prodotti alimentari, tra i quali spicca uno dei più famosi alimenti made in Italy: la Nutella. «La sovratassa sull’olio di palma è un segnale alle industrie agro-alimentari perché sostituiscano questo ingrediente con altre sostanze meno dannose» dice il relatore della commissione Yves Daudigny.