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GROTTAMMARE – In riviera il convegno “Vite sospese. Cellule staminali: cure possibili?”, presenti diverse associazioni di malattie rare, i vertici della Stamina Foundation onlus e i relatori che dal mondo imprenditoriale ed ecclesiastico hanno apportato una riflessione su questo controverso tema. Fare chiarezza soprattutto alla luce dei noti casi della piccola Celeste, Smeralda e Daniele; storie di dolore, malattia e speranze disattese dalla mancanza di un dialogo con le istituzioni.

IL CONVEGNO – Dopo l’esposizione della metodica della Stamina Foundation descritta nel dettaglio e nella composizione del prodotto cellulare portando prove dell’efficacia e della sicurezza, il professor Davide Vannoni conclude il suo intervento spiegando che le cellule staminali oggi rappresentano “una possibilità terapeutica sicura per diverse patologie”. “L’interesse internazionale che ha suscitato la metodica Stamina in centri di ricerca oltreoceano sta facendo si che questa sia destinata ad abbandonare l’Italia per venire studiata ed applicata in altri paesimeno resistenti a questo tipo di innovazione”, dichiara in conclusione il dottor Gianfranco Merizzi.

 

LE CURE COMPASSIONEVOLI – Durante la seconda parte del convegno sono state proposte le esperienze delle cure compassionevoli considerando sia gli aspetti legislativi con gli avvocati Varano e Bianchini e quelli bioetici con l’intervento del professor Tosoni e don Arnando Alessandrini. A conclusione sono intervenuti i presidenti delle associazioni Orsa, Risvegli, Italiana Niemann Pick e Asamsi.