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LE MARCHE – La LegAmbiente stila la classifica delle dieci peggiori tratte ferroviarie d’Italia sulla base delle critiche condizioni dei pendolari, a testimonianza di quanto Regioni e Governi hanno fatto nel corso degli ultimi anni. Le tratte sensibili che riguardano il territorio a sud delle Marche non sono state nominate. San Benedetto-Ancona e San Benedetto-Ascoli Piceno, forse perché ben fornita la prima e rinnovata, nonché affiancata da un sistema di trasporto autobus, la seconda, sembrano sufficienti ai compositori della classifica in materia di sovraffollamento passeggeri, gamma d’orari, servizio biglietteria e collegamenti. Ai pendolari l’ardua sentenza.

LA CLASSIFICA LEGAMBIENTE – Nel girone degli infuriati, al primo posto i 105mila passeggeri della Circumvesuviana in Campania che hanno visto una riduzione del 40% delle corse nella scorsa primavera e continui disagi in tutto l’anno, tra cui la chiusura di 22 biglietterie. Al secondo posto la Roma-Viterbo, sia Atac Roma che Trenitalia, dove i 75mila passeggeri si ritrovano in treni sovraffollati e vecchi, non garantendo la puntualità delle corse; mentre al terzo posto la tratta Pinerolo-Torre Pellice in Piemonte, dove ai 6mila pendolari è corso in aiuto il servizio autobus data la soppressione di 12 tratte. A seguire nella classifica le tratte ferroviarie Padova-Venezia Mestre, Genova Voltri-Genova Nervi, Palermo-Messina, Viareggio-Firenze, Stradella-Milano, Bologna-Ravenna e Potenza-Salerno.