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ANCONA – Per la tavola delle feste, da Natale fino a Capodanno, i marchigiani spenderanno poco più di 100 milioni di euro. L’analisi viene dalla Coldiretti, sulla base dei risultati di un’indagine presentata a Roma. In tempo di crisi, cibo e bevande sono l’unica voce di spesa a tenere, tanto da rappresentare oltre un terzo della spesa complessiva per le festività. Ma i prodotti agroalimentari crescono anche nei consensi, con 5,5 milioni di italiani che, secondo l’indagine Coldiretti/Swg, vorrebbe trovare sotto l’albero un cesto enogastronomico con i prodotti del territorio.

I PRODOTTI RICHIESTI – Tra i più presenti nei pacchi natalizi delle Botteghe, dei Mercati e dei Punti di Campagna Amica trionfano quelli tradizionali ma con un legame col territorio: gli spumanti made in Marche, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, la Vernaccia di Serrapetrona, il Bianchello del Metauro, la Passerina, l’Igt Marche, i panettoni e i torroni all’olio d’oliva o alla visciola, assieme al cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, a chilometri zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, preparati direttamente nelle aziende agricole. Non a caso, sempre secondo Coldiretti/Swg, il 59 per cento degli italiani responsabili della preparazione dei pasti porterà in tavola prodotti Made in Italy, il 23 per cento addirittura locali o a chilometri zero e l’11 per cento prodotti biologici, mentre un 18 per cento guarderà alle offerte e al basso prezzo. Ben il 44 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti locali – e lo fa soprattutto perché ha un valore anche economico – e il 35 per cento dei cittadini è convinto che acquistando prodotti locali si crei ricchezza locale. Al contrario, crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (- 3 per cento), caviale (- 2 per cento) e champagne (-1 per cento).

IL PRESIDENTE DI COLDIRETTI – “È un segnale importante di fiducia nella ripresa del Paese che va sostenuta anche nel momento di fare la spesa con l’acquisto di prodotti italiani”, ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale nei confronti del lavoro e dell’economia del proprio territorio che si diffonde tra i cittadini nel tempo della crisi”.