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LE MARCHE – Sei milioni di investimenti aggiuntivi entro il 2014, il completamento entro i primi mesi del 2013 dell’elettrificazione della rete Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli sono segni tangibili della proficua azione d’opera della Rete Ferroviaria Italiana per la Regione Marche ai quali si aggiunge l’impegno concreto dell’azienda per recuperare il tempo perduto nella fornitura del materiale rotabile previsto dal contratto di servizio, ad oggi principale responsabile dei disagi sopportati dai pendolari sulle tratte regionali.

DAL 2013 – Oltre due treni a trazione elettrica sottoposti a restyling, altri tre saranno consegnati al 2013. Il calendario aggiornato delle consegne prevede, inoltre, l’impegno per fornire otto nuovi convogli diesel e quattro elettrotreni nuovi per l’inizio del 2014. Nonostante le polemiche scaturite dal dossier Legambiente sul trasporto pendolare marchigiano, la situazione in provincia, grazie a questo sistema di elettrificazione, costituisce una novità assoluta a livello nazionale. Delle 160 carrozze da ristrutturare previste dal contratto di servizio, inoltre, 50 arriveranno entro il 2012, 50 entro il 2013, le restanti 60 nel 2014.

 

NUOVI SERVIZI – Dall’assessore regionale Luigi Viventi la notizia della disponibilità da parte di Trenitalia a lavorare per l’introduzione di un servizio veloce di collegamento Ancona-Milano. “Inoltre, l’intervento di un’altra società che ha ufficializzato il proprio impegno sull’alta velocità nelle Marche e l’interesse per il trasporto regionale, – spiega Viventi – ha creato una situazione di sana concorrenza di mercato, grazie alla quale oggi possiamo registrare anche la riconferma di una positiva apertura di Trenitalia per migliorare la qualità del trasporto regionale marchigiano, settore nel quale obiettivamente si registrano le carenze più significative“.

DALLA COMMISSIONE TRASPORTI – “Sempre in tema di trasporti e logistica, – conclude – segnalo il raggiungimento dell’approvazione in commissione Trasporti del Parlamento Europeo di un emendamento che prevede il prolungamento del corridoio Baltico-Adriatico fino ad Ancona, attribuendo formalmente un ruolo strategico alla nostra regione all’interno della rete europea delle infrastrutture di trasporto, nell’ottica dello sviluppo della macroregione adriatico-ionica”.