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APPIGNANO DEL TRONTO – Ogni fine anno, subito dopo il cenone di S. Silvestro, il centro storico di Appignano del Tronto diventa teatro della tradizionale “Precessiò de l’anne viecchie”: la tipica manifestazione appignanese che celebra le esequie del defunto anno e festeggia la nascita del nuovo. La manifestazione, già “tradizionale evento” negli anni 50 così come riportato dai quotidiani dell’epoca, in realtà pare avere origini ancora più lontane, come narra la memoria orale delle persone più anziane del paese. Vissuta da sempre in maniera molto intima dalla popolazione appignanese, solo negli ultimi anni si è mostrata ad un pubblico più vasto, diventando meta di tanti curiosi provenienti da tutta Italia.

PROGRAMMA – Si parte il 30 Dicembre con La Veglia .Alle ore 21.00 c’è il Percorso purificativo, un goliardico viaggio attraverso le inclinazioni più profonde del comportamento e della morale umana. Un lungo tunnel che porterà il visitatore a svestirsi degli “abiti del male” e rinascere attraverso la “purificazione dell’oliva”, il cui nocciolo, a simbolo di tutto ciò che di negativo ha caratterizzato il vecchio anno, verrà gettato all’interno della bara del vecchio morente, e brucerà con essa alla mezzanotte del 31 dicembre liberando le speranze per un anno migliore. Le scene che si sviluppano lungo il percorso rappresentano in forma allegorica i sette vizi capitali: Avarizia, Accidia, Superbia, Invidia, Lussuria, Ira, Gola. Il percorso, terminerà con il banchetto degustazione Pro-Loco e la visita alla camera ardente, la quale, verrà definitivamente aperta al pubblico dalle ore 23.00. Di qui seguiranno le Confessioni, ed il Pianto delle comari. Alle 24.00 si procederà all’ estrema unzione e alla benedizione del vino cotto. Si arriva al 31 dicembre giorno della Processione. Ma la funzione sarà preceduta alle ore 19.30 dal “Cenone dei Parenti Stretti”. Non stiamo parlando del classico cenone di Capodanno, esso infatti è rivolto a coloro che hanno intenzione di partecipare attivamente al corteo funebre, e condividere con i “parenti stretti” il dolore per la perdita dell’amato vecchio. Il cenone ha inizio alle ore 19.30 con l’aperitivo di benvenuto e termina alle ore 22.45, quando tutti i commensali si accoderanno al corteo funebre, ed urlando a squarciagola il proprio dolore e recitando arcaiche litanie, raggiungeranno la piazza principale del paese dove la bara del vecchio anno verrà data alle fiamme.