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CASTEL DI LAMA – M’illumino di Pace: questo lo slogan della Festa della Pace che l’Azione Cattolica di Ascoli Piceno organizza anche quest’anno. L’intera iniziativa si terrà domani venerdì 1 e sabato 2 febbraio presso la Parrocchia di Villa Sant’Antonio di Castel di Lama e vedrà bambini, ragazzi, giovani e adulti giocare, discutere e confrontarsi sul tema della pace, esortati dal messaggio del Papa Benedetto XVI per la celebrazione della 46^ giornata mondiale della pace, “Beati gli operatori di pace”, a diventare “riflettori” di pace.

IL SIGNIFICATO DELLA FESTA – Cosa si intende con il termine “riflettori” di pace? Anzitutto “fare luce” (ed “essere luce”) a quanti vivono nel buio, nell’ombra, in realtà che sfuggono a una visione generale – e spesso generica – o che ignoriamo, perché nessuno le illumina. Tacciono i tg, non ne scrivono i giornalisti, non ne parlano i media. Eppure religiosi, laici, volontari operano anche nelle quinte trascurate dal resto del mondo, portando gioia vera e supporto concreto, mossi da un amore tanto grande quanto impossibile da spegnere. E poi “essere riflettori” ovvero coscienti, dunque individui in grado di riflettere e far riflettere, di portare a conoscenza anche gli altri delle situazioni meno definite e stabili in cui versano alcune comunità e mettersi al servizio, con dedizione, con impegno, con spirito di comunione, con senso di responsabilità verso il fratello che la vita ci ha messo accanto.

PROGRAMMA – Davvero ricco il programma della Festa della Pace. Domani, alle ore 21,00 presso la parrocchia di Villa S. Antonio, giovani ed adulti sono invitati a partecipare alla serata-racconto a più voci sulle “zone d’ombra” delle nostre città; sabato 2 febbraio, alle ore 21,00 presso la Chiesa di Villa S. Antonio, piccoli e grandi della città sono invitati a partecipare alla veglia di preghiera per la Pace, presieduta da S.E. Silvano Montevecchi, Vescovo di Ascoli Piceno, cui seguirà l’attesissima consegna del Nobel Pace ACR 2013 a persona, gruppo di persone, famiglia, ente, associazione o movimento – scelto/a da un’apposita commissione formata dai ragazzi dell’ACR – che, nella loro vita e attraverso la loro attività, guardano a situazioni di difficoltà o bisogno e si prendono cura delle persone dando loro fiducia, aiutandole a tornare protagoniste della loro vita, diventando così testimoni di pace e aiutando ad accrescere la fede in chi li conosce, frequenta e osserva.