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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Siamo ingassati neri; questo lo slogan della manifestazione di sabato pomeriggio organizzata dai Comitati di quartiere in collaborazione con l’associazione Ambiente e Salute nel Piceno. Duecentocinquanta circa le persone accorse nel piazzale antistante il comune di viale De Gasperi e poi radunate in piazza Giorgini; in prima linea i presidenti dei quartieri a ribadire il netto dissenso al progetto di stoccaggio proposto dalla Gas Plus. Netta la differenza di partecipazione se si pensa alla fiaccolata dello scorso anno. 

 

“Due anni fa eravamo soli e abbandonati da tutti, ma la forza travolgente delle nostre idee e la compattezza di un’intera cittadinanza nel rifiutare tale pauroso progetto hanno trasformato la nostra iniziativa in una vera e propria protesta comune. – condividono i quartieri riuniti – Finalmente si è ottenuta l’unità d’intenti anche della Regione e del Comune che, congiuntamente alla Provincia, sono a manifestare unitamente ai cittadini in questa piazza“. Presenti infatti diversi rappresentanti dell’Amministrazione comunale compreso il primo cittadino Giovanni Gaspari che riconfermando il no allo stoccaggio gas ha ribadito la fondatezza del percorso di approfondimento perché, come detto dallo stesso governatore Spacca, un semplice no non avrebbe avuto alcun valore di fronte al Consiglio di Stato.

 

“La Regione oggi è arrivata ad un no motivato grazie alle criticità rilevate dall’ingegnere Cappelli, dalla commissione comunale e dallo studio di Terre.it. – continua Gaspari – Se non c’erano tutte le ragioni per la sicurezza il sindaco deve dire no perché primo tutore della sicurezza dei cittadini”. Hanno partecipano al corteo, inoltre, diversi esponenti di partito tra cui Pasqualino Piunti del Pdl, Daniele Primavera di Rifondazione Comunista, Peppe Giorgini del Movimento Cinque Stelle; dalla Regione l’assessore Sandro Donati, mentre dalla Provincia il presidente Piero Celani che ricorda il loro no già dal 2011 e rincara il no allo stoccaggio. “Il progetto rappresenterebbe la morte per il turismo – dichiara Celani – e questa decisione arriva troppo tardi e spero che il Governo ci ripensi o ci dia ascolto”.

Dal punto di vista tecnico la questione sembra non essere ancora finita, infatti il presidente di commissione Cappelli si dimostra molto razionale di fronte alla futura decisione della Presidenza del Consiglio. Lo stoccaggio gas in riviera, seppur non inserito nel Piano energetico regionale e contrario al piano di sviluppo turistico costiero, è stato identificato come una posizione di importanza nazionale adatta a modulare la distribuzione e strategica di riserva. “Con queste considerazioni non dico che si deve fare, – dichiara – perché sarà solo la Presidenza del Consiglio dei ministri che lo deciderà. E il Ministero potrebbe decidere che in un paese industrializzato c’è bisogno d’energia che non può essere coperta esclusivamente dal solare e dell’eolico”.

“È per questo motivo che il territorio, oggi forte dell’appoggio dei propri enti locali, – concludono i quartieri – intende adottare tutte le azioni o atti necessari per scongiurare definitivamente ogni tipo di stoccaggio, difendendo i nostri diritti in tutti i tavoli tecnici e ministeriali nei quali verranno valutate le ulteriori fasi dell’iter procedurale avviato”.