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ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli Guido Castelli interviene con forza sull’eventuale sospensione del corso di tecnologia e diagnostica per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Lo fa in una lettera pubblica indirizzata al rettore dell’università di Camerino, Flavio Corradini per dissuaderlo a cancellare una facoltà così importante per la città.  

Il corso, attivo ormai da circa un decennio, “ha una numerosità di studenti di assoluto rilievo con i suoi 105 iscritti– spiega Castelli – che messi a confronto con le altre sedi prestigiose come quella di Bologna, 62 iscritti, di Padova, 38, di Milano, 87, di Siena – danno l’idea dell’importanza di questa attività formativa sul territorio regionale e nazionale”. Il corso è infatti il quarto in Italia per numero di iscritti, terzo per tasso occupazionale a un anno dalla laurea con un’altissima soddisfazione registrata da parte degli studenti.

“Pertanto mi sento di dover reiterare il mio appello affinché soprassieda valuti alla disattivazione di questo corso di laurea almeno per questo anno accademico”. Infine, Castelli promette di sollecitare anche il rettore di Urbino Pivato affinché venga attivata la laurea a ciclo unico quinquennale per l’esercizio della professione di restauratore”.