Articolo
Testo articolo principale

GROTTAMMARE – “Olivieri arriva tardi. C’è già un piano per Zona Ascolani ed è stato approvato sei mesi fa dalla giunta comunale”, così esordisce il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Enrico Piergallini in merito alle dichiarazioni di Filippo Olivieri. Nel progetto, presentato nel Piano nazionale per la città al consiglio comunale, alla stampa e ai cittadini tramite il giornalino Grottammare Informa, si prevede il restyling di piazza Carducci.

Il piano di lavoro, che interessa l’attuale edificio scolastico successivamente accorpato al nuovo polo,  parla di un parcheggio interrato di novantadue posti e un’ampia area di verde pubblico attrezzato con aiuole, piste pedonali e ciclabili, spazi per il tempo libero e per lo sport, compresa una pista da skate. La differenza è che mentre Filippo Olivieri fa affidamento a finanziamenti e partner, l’amministrazione comunale ha partecipato con questo progetto, già nel 2012 e ripresentato nel 2013, ad un bando per ottenere un finanziamento dal Ministero per le Infrastrutture.

“Olivieri, inoltre, intende scoperchiare la piazza senza conoscere ciò che sta sotto. – continua l’assessore Piergallini – Il sottosuolo di piazza Carducci è un groviglio di sottoservizi, una ragnatela di cavi delle linee telefoniche, fibre ottiche, tubazioni di fognature e acque bianche, allacci della rete del gas; una situazione, insomma, molto complessa. La campagna elettorale non può speculare sul passato e sul futuro della città.  – conclude – Ricordo a Olivieri che la nostra amministrazione ha delocalizzato le due fabbriche rumorose che insistevano sul quartiere, con ovvie conseguenze sulla vivibilità; che prima dei nostri interventi non esistevano centri di aggregazione per i giovani e gli anziani, né tanto meno iniziative che si svolgevano in piazza Carducci, né parchi verdi ed aree sportive attrezzate. Se fosse un quartiere abbandonato oggi non investiremmo così tanto per migliorare la rete dei sottoservizi. Cose che non si vedono ma che sono indispensabili per la vivibilità della zona”.