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ANCONA – Colture macrobiotiche, fattorie sociali, ippoterapia. Sempre più donne sono impegnate in innovative attività imprenditoriali, come testimonia l’analisi di Coldiretti Marche. Secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Istat, nelle Marche sono oggi attive circa 13mila aziende agricole a conduzione femminile (9.300 quelle anche iscritte alla Camera di Commercio), mentre altre 32mila sono le donne che lavorano nelle campagne come manodopera familiare.

L’agricoltura si piazza al secondo posto dopo il commercio e davanti al settore manifatturiero, con una donna su quattro che sceglie la campagna per avviare la propria attività. Sono tante le donne marchigiane che conducono svariate attività con successo, come Maria Letizia Gardoni, giovane imprenditrice di Osimo che coltiva ortaggi macrobiotici con cui rifornisce i ristoranti della Provincia. Un settore in ascesa, tanto che la ragazza, delegata regionale dei giovani della Coldiretti, ha dovuto raddoppiare la produzione. Sul sociale puntano, invece, Francesca Gironi, Barbara Aureli e Federica De Luca. Francesca ospita a Staffolo, in azienda, cinque giovani con problemi di disabilità, in collaborazione con Asur e Comuni di Jesi e Porto Recanati, per facilitarne il reinserimento lavorativo. Barbara e Federica sono, invece, titolari di due agrinidi rispettivamente a Pievebovigliana e San Ginesio.

 

Molto interessante è anche la storia di una giovane di Magliano di Tenna, Michela Muccichini che, appena laureata, ha deciso di utilizzare un terreno di famiglia per piantarci il grano e produrre pane e altri prodotti da forno che stanno andando a ruba. Nel Pesarese Alice Aiudi gestisce l’agriturismo Locanda Montelippo a Colbordolo e produce frutta e verdura che trasforma in marmellate sottolio, sottaceti e sughi pronti, commercializzati direttamente nel punto vendita aziendale accreditato a Campagna Amica. Le sorelle Podgornik di Urbino sono, invece, due ragazze che un paio di anni fa hanno deciso di utilizzare i pochi ettari del terreno di famiglia per avviare la produzione di pane fatto con grano biologico e venduto nel mercati degli agricoltori promossi dalla Coldiretti.