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ASCOLI PICENO – Approvata la strategia per sanare il buco da oltre venti milioni di euro. La Giunta Provinciale ha infatti approvato la delibera per l’adesione alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Specificate anche le cause che avrebbero portato al disavanzo e allo sforamento del patto di stabilità e passati in dettaglio i debiti fuori bilancio.

 

Nella delibera si passano in rassegna gli attuali squilibri strutturali dovuti al “processo di divisione della Provincia che di per sé ha alterato sin dall’inizio in modo inequivocabile gli equilibri economico – finanziari, la spropositata entità dei debiti fuori bilancio riconosciuti dal 2009 al 2012 pari a 17,6 milioni di euro, di cui 11,1 milioni già pagati, le drastiche riduzioni dei trasferimenti statali e regionali quantificabili in oltre 11 milioni di euro e la crisi economica che ha ridotto le entrate tributarie per circa 2 milioni di euro”.

 

Presa di coscienza della Provincia che, “nonostante i numerosi provvedimenti e le azioni finalizzate al contenimento delle spese e all’accertamento e alla riscossione delle entrate tributarie ed extra tributarie, ammette di non essere in grado di far fronte al deficit finanziario. Per questo l’ente chiede di aderire a un piano di riequilibrio decennale cosi come definito dall’art 243 bis, comma 1 del Decreto legislativo 267/2000. 

“Una volta che il consiglio provinciale avrà deliberato l’adesione al piano finanziario pluriennale, la Giunta provvederà a portare al’approvazione allo stesso consiglio il piano di risanamento – spiega il Presidente della Provincia Piero Celani – piano che, annuncio fin d’ora, sarà anche di sviluppo in quanto libererà, il prima possibile, risorse per gli investimenti . Credo di porre fine a questo punto a tutte le inesattezze e le illazioni che fino adesso sono state dette. L’amministrazione sta anche lavorando a ripristinare la cassa e stiamo predisponendo gli atti per un recupero della liquidità con cui contiamo, nel giro di alcuni mesi, di dare una riposta a tutte le aziende interessate indipendentemente dal patto di stabilità”.