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FERMO – In una lettera inviata al Presidente dell’Unione delle Province marchigiane Patrizia Casagrande e ai Presidenti delle singole Province, Fabrizio Cesetti ha chiesto chiarificazioni sull’andamento del confronto dell’Upi con la Regione Marche sulla questione dei tagli ai trasporti pubblici locali. Alla presidente dell’Upi era stato infatti conferito il mandato di continuare nel confronto con la Regione – con il necessario coinvolgimento dell’Associazione dei concessionari – al fine di pervenire a una soluzione condivisa, tenendo conto della conclamata insostenibilità dei tagli.

Cesetti ha affermato che tale mandato non sembra aver sortito alcun effetto dato che la Regione Marche la scorsa settimana ha notificato alle Province una deliberazione di Giunta con la quale ha diffidato ad adottare i tagli previsti entro giorni 10 dal suo ricevimento, pena la nomina di un commissario ad acta, disinteressandosi della gestione dei contratti in essere. Il presidente ha quindi ribadito che l’attuazione della riduzione del 4% delle percorrenze extraurbane nel bacino di Fermo, per 93.717 Km, determina un obbligatorio intervento di taglio dei servizi minimi essenziali e di conseguenza saranno fortemente penalizzati i servizi di trasporto scolastici nell’attuale svolgimento, anche perché per il bacino fermano non si è mai conclusa la fase di riequilibrio chilometrico e dei corrispettivi economici.

“Questa scelta – rimarca Cesetti – dimostra che l’eccessiva cautela con la quale ci relazioniamo nei riguardi della Regione Marche non trova atteggiamenti corrispondenti. Duole constatare come l’Upi Marche non sia stata in grado di incidere minimamente sulla formazione delle decisioni della Regione Marche, troppo spesso inaccettabili, come in questo caso, nei confronti delle Province. E’ preoccupante che, a quanto pare, non sia stata assunta una posizione condivisa che avrebbe potuto determinare almeno la decisione di impugnare unitariamente gli atti della Regione, come avvenuto, con esiti positivi, in altre realtà”.