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ASCOLI PICENO – Si sveglia con la bella stagione l’interesse attorno all’evento degli eventi dell’estate ascolana: la Giostra della Quintana con non pochi malumori all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Guido Castelli. E così, il consigliere Giuseppe Falciani affida alla sua pagina Facebook uno sfogo personale sulle differenze di trattamento tra i diversi sestieri partecipanti: l’amministrazione in sostanza farebbe figli e figliastri concedendo ad un sestiere in particolare la possibilità di ristrutturare la propra sede per la terza volta e lasciando agli altri sedi “inospitali”.

Essendo la Quintana una “manifestazione sportiva – afferma Falciani nella nota – tutti i sestieri dovrebbero essere messi in condizioni di competere in maniera uguale e pertanto dovrebbero avere una sede sociale dove svolgere la propria attività istituzionale e conviviale. Se è così perché c’è un sestiere che ristruttura la propria sede per la terza volta? Perché altri sono relegati a sedi assolutamente inospitali? Perché l’amministrazione guarda con attenzione diversa l’uno e l’altro sestiere?”.

La replica dell’amministrazione non si fa attendere: “Il programma integrato di Promozione di Edilizia Residenziale Sociale e di Riqualificazione Urbanistica denominato Borgo Solestà, (importo complessivo di 2.300.000 euro) ha ottenuto un finanziamento regionale di 2.150.000 euro proprio grazie all’inserimento della riqualificazione della taverna di sestiere, ritenuta centro di aggregazione sociale”.

L’amministrazione precisa poi i dettagli del progetto che si suddivide nell’ambito residenziale e quello relativo alle opere di urbanizzazione. L’intervento residenziale di importo pari a 1.550.000 euro è gestito direttamente dall’Erap di Ascoli e prevede il recupero e la ristrutturazione di 3 palazzine ubicate in Via Saladini per 15 alloggi complessivi. “Tali opere – spiega la nota – non sono ancora state appaltate dall’Erap poiché tre appartamenti risultavano ancora di proprietà privata in quanto riscattati dai vecchi inquilini. Recentemente l’Erap ha definito un accordo con i riscattatari per la riacquisizione di tali alloggi al fine di poter investire il finanziamento pubblico. Le opere di urbanizzazione di importo pari a 750.000 euro sono state appaltate dal Comune di Ascoli Piceno e comprendono la realizzazione del parcheggio di Via Galiè, il rifacimento dei marciapiedi di Via dei Cappuccini, Via Bengasi e Via Galiè oltre al rifacimento della taverna di Sestiere e le demolizioni di due edifici in Via Saladini che conferiscono notevole degrado all’intera zona.

Quanto alla polemica sorta in merito all’ordine di avvio dei lavori, è ancora l’amministrazione a spiegare nuovamente il perché della scelta dai marciapiedi e dalla sede del sestiere: “Pena la revoca del finanziamento almeno un intervento doveva iniziare improrogabilmente entro e non oltre il 6 febbraio 2013, pertanto, non potendo l’Erap dare avvio all’intervento residenziale l’amministrazione comunale si è attivata per rispettare tale scadenza ed ha consegnato i lavori di propria competenza in data 21 gennaio 2013 all’impresa appaltatrice. Le opere immediatamente iniziate hanno interessato tre zone: i marciapiedi di Via dei Cappuccini (peraltro ad oggi già ultimati), parcheggio di Via Galiè e la realizzazione della nuova taverna del Sestiere. Tutti i lavori iniziati stanno procedendo speditamente in conformità al progetto approvato e nel preciso rispetto delle tempistiche previste dal finanziamento concesso dalla Regione Marche.