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ASCOLI PICENO – Un primo sospiro di sollievo per i 375 dipendenti di palazzo San Filippo sui quali da qualche mese aleggia la nube scura di possibili provvedimenti che avrebbero potuto scalfire retribuzioni, ridurre gli orari o messo in pericolo addirittura le posizioni lavorative raggiunte. Ieri i dipendenti della Provincia si sono riuniti per ben due volte, dapprima in mattinata su convocazione dei tre sindacati confederali e poi nel pomeriggio all’Hotel Marche. La riunione del pomeriggio, autoconvocata, era volta soprattutto a divulgare quanto esposto dalla giunta durante la commissione bilancio e la conferenza dei capigruppo svoltasi in mattinata.

 

Una prima gradita notizia è che il piano di riequilibrio non intaccherà i dipendenti. L’unico segno meno nel settore spese per il personale sarà quello che deriverà dai naturali pensionamenti, circa 80 unità, che si cumuleranno nel decennio 2013-2022. Una riduzione di circa 15 milioni di euro che non lascerà morti nella lunga guerra della crisi degli enti locali e nella battaglia relativa al dissesto. Il piano di riequilibrio prevederà invece l’alienazione di gran parte del patrimonio di proprietà dell’Ente, dall’immobile di corso Mazzini che attualmente ospita il settore Urbanistica, a quello di via Tornasacco, passando per alcuni terreni tra i quali quello situato in prossimità dell’incrocio di Marino del Tronto, attualmente in uso dell’Istituto Agrario.

 

Il vero dubbio però riguarda il Bilancio di previsione 2013, nelle cui fessure potrebbe insinuarsi qualche voce relativa alla riduzione spese del personale. Proprio per questo il capogruppo Pd Emidio Mandozzi ha chiesto di visionare prima possibile il documento programmatico per scongiurare tale ipotesi e la stessa richiesta è venuta a gran voce dalla sala dell’Hotel Marche dove si sono riuniti i dipendenti.

“No alla mobilità o a provvedimenti che vanno a toccare la pianta organica della Provincia, nell’ambito del piano di riequilibrio pluriennale. Questo il messaggio chiaro che i dipendenti di palazzo San Filippo hanno inviato a fine giornata a Piero Celani e alla giunta. Il responsabile della Cisl per la Funzione pubblica, Giorgio Cipollini, ha fatto sapere all’amministrazione che “il sindacato non consentirà provvedimenti che vanno a incidere sulla pianta organica. Siamo pronti ad alzare le barricate e a ingaggiare una guerra con tutti coloro che intendono assumere misure di questo tipo, anche perché l’impatto sull’economia del territori, sarebbe devastante”. Un monito che al momento sembra esser accolto dal presidente Celani e dall’assessore Crescenzi, ma bisognerà attende il bilancio di previsione per capire se i dipendenti potranno dormire sogni tranquilli.