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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I Giovani Democratici hanno deciso di prendere una “decisione forte” e si autosospendono da tutti i ruoli politici che li vedono a vario titolo impegnati nell’organismo del Partito Democratico e nei processi legati alla vita amministrativa sambenedettese. Una terapia d’urto che vuole mettere un punto ai personalismi di schieramento e ritornare a bomba sugli argomenti. Dicono stop una ventina di tesserati, compresi il coordinatore della direzione comunale Gianluca Pompei e i rappresentanti giovanili con diritto di voto Iacopo Zappasodi, Elisa Gilormello, Riccardo Divisi, Alessandro Calamai e Marco Giobbi.

 

“Da troppo tempo il partito è ridotto a un lumicino, a partire dai circoli che non producono più momenti di elaborazione politica“, spiega il portavoce Zappasodi. La richiesta è un maggiore confronto, data la particolare congiuntura che si sta vivendo, per capire e ridefinire quante e quali sono le priorità ancora attuali e se, piuttosto, ne debbano essere individuate di nuove. Cortocircuito all’interno delle stesse logiche di partito che “ha prodotto una progressiva invasione di campo da parte dell’amministrazione, divenuta il luogo unico delle scelte e degli indirizzi politici, -prosegue – e relegato gli organismi di partito ad assemblee convocate saltuariamente, spesso soltanto per ratificare”.

 

Dopo le polemiche interne, che hanno visto il contrapporsi di persone piuttosto che questioni politiche e argomenti, si rende sempre più difficile un confronto sereno. Per questo i Giovani Democratici decidono di mettere un punto; una provocazione, presto ratificata, che stimoli al cambiamento per un nuovo percorso condiviso. Non abbandonano il Gd, ma si sospendono dal Pd perché la giovanile sente di avere un’idea di politica diversa, una politica che ha bisogno di momenti di confronto allargato che guardi al futuro. “Era ciò che ci aspettavamo di trovare, era ciò che credevamo il Partito Democratico fosse già. – concludono all’unanimità – Non lo è ancora. Allora lo faremo noi, senza più aspettare. Chiaro il riferimento al prossimo congresso di partito.