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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Indirizzata al segretario dell’Unione comunale Felice Gregori e al segretario del circolo Claudia Schiavon le lettera di Giuseppe Cameli, membro del Partito Democratico, che comunica le dimissioni dal suo attuale ruolo. “Mi conoscete tutti, la mia è una storia politica fatta di lunghi anni di militanza al servizio di questo partito già dalle sue precedenti articolazioni. – scrive Cameli – Nonostante questo, la situazione non mi era mai apparsa così grave e pesante, al punto che oggi è diventata per me insostenibile“.

 

A non funzionare la vita democratica del partito, “i circoli non sono più il luogo della discussione politica, dell’elaborazione delle proposte e del confronto. Il dibattito interno è stato sostituito da rari momenti assembleari in cui più che discutere ci si limita a prendere atto di decisioni maturate altrove e quindi il ruolo dei dirigenti e dei militanti è profondamente svilito. – prosegue – È diventato difficile persino cercare di portare il proprio contributo, poiché ogni forma di critica e sprone viene piuttosto vissuta come un pericolo da evitare finanche attraverso l’esclusione di chi la propone e senza sentire il bisogno di approfondire nel merito le questioni portate all’attenzione”.

 

“Impossibile sentirmi parte di questo gruppo dirigente”, confessa infine e per queste motivazioni di disagio ne diffonde la notizia. “Coerentemente con la mia storia di passione e impegno civico e politico, continuerò a far parte del Partito Democratico nella speranza che la nuova stagione congressuale possa portare mutamenti profondi, rigenerando l’importanza del partito e restituendogli quel ruolo che oggi si è di fatto trasferito nelle mani degli amministratori e degli eletti“.