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ASCOLI PICENO – Partito democratico compatto nel richiedere chiarimenti sull’affidamento del servizio “La mia casa”- Co.S.E.R. (comunità sociale, educativa e riabilitativa) alla cooperativa “I Cirenei”. Stamane la consigliera comunale Valentina Bellini presenterà un’interrogazione al sindaco e all’assessore competente per far luce su alcune incongruenze presenti nel bando di assegnazione.

“Perché, ci chiediamo, nel bando non c’è traccia della descrizione delle figure professionali specializzate previste, invece, nella prima assegnazione? Ancora, la cooperativa che ha vinto l’assegnazione del servizio è sostanzialmente senza esperienza sul campo. Perché il Comune non ha cercato ulteriori garanzie di specializzazione chiedendo ad esempio il Certificato di Qualità che molte cooperative sociali posseggono? Altra questione le dieci persone che lavorano nella struttura. Come si è mosso il Comune per garantire la permanenza dei posti di lavoro, visto che è così sollecito, ad esempio, a tutelare posizioni apicali al suo interno, senza minimamente intaccare le premialità dei livelli alti per motivi di rigore e risparmio? Non è più importante cercare di salvaguardare i posti di lavoro presenti che sono nella maggioranza dei casi determinanti per interi nuclei familiari? Infine, come mai questo bando, sul piano formale ineccepibile e del tutto legittimo, è così blando nelle richieste di qualità del servizio?” queste le innumerevoli domande poste da Bellini.

Alla base dell’interrogazione c’è la volontà del partito democratico di vigilare su una struttura di eccellenza presente sul territorio dal 2009 e tutelare l’alta qualità del servizio offerto dalla stessa; questa vicenda è solo l’inizio di un progetto più ampio che ha come obiettivo principale quello di aprire un osservatorio, un luogo di discussione sulle politiche sociali della città. “Non vogliamo che i servizi sociali diventino occasione di poca trasparenza. Il fatto che la cooperativa aggiudicatasi il servizio sia composta da alcuni membri che ricoprono ruoli di responsabilità nell’Unitalsi ascolana non può sfuggire al cittadino attento. Non possiamo in alcun modo permettere che i servizi sociali diventino un luogo di favoritismi e particolarismi – continua la consigliera – Vogliamo vigilare affinché l’amministrazione metta al centro la qualità dei servizi con procedure di affidamento che siano trasparenti ben oltre il dettato regolamentare e che a usufruire dei servizi erogati siano davvero le persone che più ne hanno bisogno, per un criterio di equità e giustizia che è al centro del nostro modo di concepire le politiche sociali”.