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ASCOLI PICENO – Nelle Marche la superficie agricola coltivata è di 473 mila ettari e 45 mila di aziende attive nell’intera regione con 16 mila lavoratori; nel settore viti-vinicolo, nello specifico, si contano 17 mila e 14.200 aziende. È con questi presupposti che la regione che si affaccia sulla costa adriatica si prepara alla vendemmia con buone premesse per il settore viti-vinicolo. Potenzialmente buona in tutta Italia, con trend più che positivi per Abruzzo, Trentino Alto Adige, Campania e Puglia, le Marche si accodano stimando un aumento tra il 5 e 10%.

 

La Coldiretti Marche e l’Istituto Marchigiano di Tutela dopo l’avvio della vendemmia, in ritardo di quindici giorni, danno i primi numeri in attesa di fornire i dati finali previsti per ottobre. Tiene, dunque, la produzione che stima circa un milione di ettolitri da ricavare nonostante i problemi causati dal maltempo che si è prepotentemente abbattuto su tutta la regione. Anzi, grazie alle positive condizioni meteo registrate nel mese di agosto la qualità dei vini premierà chi ha operato bene in vigna, tanto che potrebbe essere addirittura ottimndo Alberto Mazzoni direttore dell’Imt. “Una buona notizia – evidenzia Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche – per un settore che rappresenta una vetrina importante a livello internazionale per la nostra Regione, come dimostra anche la crescita costante dell’export“.

 

Circa l’ottanta per cento delle uve raccolte verrà utilizzato per la produzione di vini Doc e o Docg. Cresce la vendita diretta, con quasi mille cantine; dopo l’olio, infatti, il vino rappresenta il prodotto trasformato più presente nelle vendita diretta come dimostrano i risultati dei Punti di Campagna Amica. Dopo un biennio non felice per il vino italiano e la regione Marche credono in un buon fatturato e un andamento positivo per l’attività agricola regionale che nel secondo trimestre del 2013 riscontra dati confortanti, in controtendenza con la situazione nazionale che rileva un -10%.