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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ricevuto sabato il premio “Spendere senza soldi 2013”; è con questo riconoscimento, riservato ai Comune tra i 20 mila e 90 mila abitanti, che il sindaco Giovanni Gaspari vuole aprire la settimana sambenedettese. Un riconoscimento che arriva grazie alla rete fotovoltaica generata nel territorio comunale, che supera attualmente i quattro megawatt, distribuita sui tetti delle strutture pubbliche (coperture) e spazi pubblici (pensiline fotovoltaiche) con impianti istallati mediante progetti realizzati da privati.

L’attestazione, come tiene a precisare il sindaco, vuole premiare gli enti che hanno saputo sfruttare le energie rinnovabili riuscendo a intercettare buoni finanziamenti. Buone pratiche che il Kyoto Club porterà a monito, assieme a quelle di Ferrara e Padova, durante il prossimo incontro associativo. “La manutenzione straordinaria o alcuni interventi fatti nelle scuole cittadine sono stati fatti proprio grazie al fotovoltaico, – specifica Gaspari – un esempio è quello della scuola Alfortville“.

Il premio, promosso da Kyoto Club e dal Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane, rivolto ai Comuni che hanno attivato negli anni 2009-2012 investimenti con risorse proprie che a loro volta hanno generato investimenti di terzi nei settori energetico-ambientali, aveva scaturito qualche puntualizzazione da parte dell’esponente di Riformazione Comunista Daniela Primavera. Se per l’assessore Canducci e il segretario comunale del Pd Roberto Giobbi è stato un successo, significato e sintomo di una città che funziona, Primavera fa notare che nel bando di concorso è chiaramente specificato che sono stati premiati gli interventi che abbiano generato i maggiori investimenti di terzi, “cioè – a detta di Primavera – a quegli enti che più velocemente si sono calati le braghe di fronte agli interessi economici privati attratti dai generosissimi contributi pubblici sul fotovoltaico”.