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ASCOLI PICENO – E’ un fiume in piena il direttore dell’Area Vasta 5 Giovanni Stroppa durante la conferenza indetta per illustrare lo stato di avanzamento della riorganizzazione della sanità Picena. Dopo le critiche dei sindacati che si dichiarano sul piede di guerra e le voci che si sono susseguite nei giorni scorsi circa tagli di reparti, voci che hanno portato ieri alla manifestazione di protesta dei pazienti di nefrologia sotto l’ospedale Mazzoni di Ascoli, ecco l’intervento del dirigente che si dice stufo “di tutte le falsità uscite negli ultimi tempi circa il riordino sanitario, dichiarando che è normale in un periodo si studio fare incontri ed ipotesi ma che mai è stata presa in considerazione il chiudere nefrologia, che come sottolinea il primario Francesco Bruni sarà integrato e che questa unione di grandi competenze non potrà che portare ad una migliore offerta sanitaria”.

Ma non si è parlato solo di nefrologia, tanti sono stati i punti toccati dal direttore dell’Area Vasta 5 nel corso della conferenza. In primis ha voluto sottolineare come il piano di riorganizzazione proceda celermente e che entro la fine del mese verranno ufficializzate le nomine. Quanto alle singole unità operative Stroppa ha annunciato che rimarranno entrambi i punti nascita di Ascoli e San Benedetto visto che non raggiungono di poco lo standard di mille nascite l’anno (rispettivamente 800 e 850), cifra alla quale si cercherà di arrivare attraverso l’inserimento di nuove tecniche di parto per attirare partorienti anche dalle zone limitrofe. Quanto alle integrazioni c’è già soddisfazione per quella di neurologia che ha portato a un aumento degli interventi effettuati circa ictus ed infarti con un miglioramento anche del percorso riabilitativo, mentre sono in fase di organizzazione quella di psichiatria che vedrà un progressivo spostamento dei pazienti verso San Benedetto, e quella di gastroenterologia dove ci sarò una struttura complessa insieme all’Area Vasta 4 di Fermo.

Chiosa finale di Stroppa in risposta alle critiche mosse nelle scorse settimane dei sindacati. Il direttore ha spiegato come con il limitato budget a disposizione sono necessari sacrifici, ma che comunque sono stati assunti a tempo indeterminato 30 tra oss e infermieri, e altri 20 entro la fine dell’anno, facendo così diminuire la percentuale dei determinati. Spedite al mittente anche le accuse di non investire in macchinari e strutture visto gli adeguamenti tecnologici della TAC al Mazzoni e del MOC nei due presidi oltre dell’elettromiografo per neurologia, mentre entro dicembre 2014 sarà ultimato il nuovo blocco operatorio ad Ascoli oltre ai lavori all’ex Gil e a rianimazione e medicina nucleare.