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OFFIDA – Si è svolto ieri, 13 ottobre, il convegno “Come tutelare la salute. Quali politiche” dello Spi/Cgil di Ascoli presso la sala consiliare del Comune di Offida. L’iniziativa, quale momento “politico” della Festa provinciale di LiberEtà, riservata agli iscritti del sindacato pensionati della Cgil e a tutti i cittadini. Si è trattato di un confronto serrato, dove sindacalisti ed uomini delle istituzioni hanno evidenziato problemi e ritardi rispetto ad una politica della Salute che nelle Marche e soprattutto nel Piceno (ovvero nell’ambito dei confini disegnati dall’Area Vasta 5), mostra criticità da colmare rispetto ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini, in particolare di quelli più anziani che, in un momento di crisi generalizzata come quello che stiamo vivendo, subiscono più di altri un sistema socio-sanitario che non aiuta abbastanza le persone meno abbienti.

Con il segretario territoriale dello Spi, Carlo Mestichelli, che nella sua introduzione ha messo il dito sui rischi e pericoli che gli anziani corrono rispetto ad un sistema socio-sanitario vittima di una politica troppo attendista, il dibattito è via via scivolato come detto sulle tante criticità: dalla “casa della salute” (progetto della Cgil oggi sposato da varie regioni, tra cui anche le Marche) ancora agli albori sul nostro territorio, agli scompensi creati dalle lunghe liste di attesa per accedere a visite specialistiche e/o diagnostiche; da un bisogno di perequazione delle risorse investite dalla Regione Marche sui territori, alla capacità di interazione tra sindacati e amministrazioni pubbliche per addivenire a soluzioni quanto più vicine ai cittadini.