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ASCOLI PICENO – Una fascia tricolore attorno a un parcometro con sopra un pinocchio. E’ questa la provocazione delle api dell’Alveare, che tornano a pungere la maggioranza questa volta sul tema dei parcheggi e della mobilità. E il luogo scelto dal movimento civico di opposizione per organizzare una improvvisata conferenza non è casuale: il parcheggio di fronte il tribunale, a due passi dall’abitazione del sindaco Castelli. Quel che si accusa al primo cittadino è il sostanziale immobilismo nel cercare di risolvere la questione della mobilità del centro storico, ma l’attacco è per tutto il centro destra colpevole di aver prima cavalcato la protesta nel ’99 contro il piano traffico dell’allora sindaco Allevi, per poi chiudere Piazza Arringo e dare i parcheggi alla Saba che ha triplicato le strisce blu, senza poi riuscire a riacquisire i posti auto quando invece c’erano le possibilità come per il caso del ricorso al Tar vinto dalla cooperativa Angelo Boni dove il comune si costituì al fianco dell’azienda spagnola.

“Il parcometro identifica la Saba mentre la fascia tricolore sta a significare che in città sul tema della mobilità decidono gli spagnoli – spiega il consigliere Marco Regnicoli – il centro destra comanda da 15 anni, nel ’99 organizzarono una fiaccolata contro il piano traffico deciso dalla giunta Allevi, basandoci la campagna elettorale coinvolgendo anche i commercianti, ma poi si è fatto l’accordo con la SABA ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti con i posti blu triplicati. All’epoca cavalcarono la protesta di un provvedimento che era lungimirante e che avrebbe potuto mettere Ascoli sullo stesso livello per quanto riguardo il turismo di Siena e Assisi. Emblematico è il caso dell’assessore Tega, all’epoca nel ’99 aveva una tabaccheria in Piazza Arringo ed era a capo del movimento di protesta, un volta eletto ha venduto l’attività e chiuso la piazza. Ora invece Castelli ha paura a prendere decisioni necessarie per il futuro della città, perché in primavera si vota e non vuole scontentare nessuno.”

“Già nel 2002 ci si poteva riprendere i parcheggi – continua l’esponente dell’Alveare – quando la cooperativa Angelo Boni vinse il ricorso il TAR assistito dall’avvocato Falciani ora consigliere di maggioranza, ebbene al Consiglio di Stato il comune si costituì assieme alla SABA quindi in pratica contro Ascoli. Ma anche successivamente i soldi c’erano, si potevano usare quelli della vendita della discarica e della Piceno Gas, si sono fatti 5 progetti di pedonalizzazione invece ora si continuano a costruire nuovi parcheggi dentro le mura e a chiedere altri pareri per perdere ulteriore tempo. A Luglio poi la maggioranza aveva annunciato di aver riacquistato i parcheggi ma poi i risultati ancora non si vedono, comunque anche in quel caso il socio privato che rileverà il 40% deciderà sempre lui cosa fare togliendo alla città la possibilità di scegliere in autonomia quale possa essere la scelta migliore”.