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ASCOLI PICENO – Continua la polemica sui dehors, le strutture installate a piazza Arringo durante il periodo natalizio davanti ad alcune attività commerciali. Al di là delle opinioni in merito all’impatto visivo su una parte importante del centro storico, il gruppo consiliare del PD vuole vederci chiaro sulle disposizioni che hanno preceduto la loro costruzione. 

Per questo è stata depositata un’interrogazione a firma Ameli, Bellini, Corradetti e Pesarini, in cui vengono evidenziate le criticità più evidenti, prima tra tutte la scelta della delibera di giunta, in deroga al regolamento consiliare approvato nel 2011 proprio per la salvaguardia del centro storico. I consiglieri chiedono come mai sia stata votata una delibera di giunta che ha estromesso l’intero consiglio comunale e i cittadini da una scelta che avrebbe riguardato tutta la comunità, tra l’altro non coinvolgendo la Soprintendenza ai Beni Ambientali a cui spetterebbe da regolamento la tutela e il controllo su installazioni sul “bene monumentale pubblico” rappresentato da piazza Arringo.

Dubbi sono stati avanzati anche in relazione al mancato coinvolgimento di parte degli esercenti, alcuni dei quali hanno manifestato lamentele ai consiglieri poiché si son sentiti meno “privilegiati” rispetto ad altri dalla scelta dei dehors. Ma nell’interrogazione si chiede anche il motivo per cui la facoltà di Architettura della città non sia stata coinvolta in uno studio preventivo per valutare la compatibilità delle installazioni su suolo pubblico.

La corposa interrogazione ha inoltre l’obiettivo di capire se i vigili urbani e l’ufficio tecnico siano stati attivati o meno sull’argomento e se sono state emesse sanzioni di qualunque genere, tenuto conto che i lavori continuavano durante la fiera di Natale. Un’altra particolarità dei dehors è la velocità con cui sono stati montati, il giorno seguente l’approvazione della delibera. Un punto su cui si chiede al sindaco di fornire le necessarie delucidazioni circa il procedimento seguito. Criticità sono emerse anche in relazione alle dimensioni delle strutture, in quanto nella delibera di giunta non viene specificata né l’altezza né l’espansione orizzontale delle strutture. A tal proposito, i consiglieri ricordano come lo stesso sindaco, a mezzo stampa, abbia dichiarato che uno dei manufatti risultava oggetto di diniego dell’autorizzazione.