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ASCOLI PICENO – Italiani parsimoniosi, festività austere, pressione fiscale al 44%, clima incerto e consumi fermi; è questo lo spaccato socio-economico italiano che non varia nella realtà regionale e zoomando nelle situazioni locali. Questa sintesi non cambia nemmeno per la provincia di Ascoli Piceno e lo confermano i rappresentanti di Confcommercio durante la conferenza di inizio anno.

Non c’è dubbio che la crisi e la recessione abbiano colpito in maniera molto dura le famiglie, – ha sottolineato il presidente Fausto Calabresi riferendosi alle appena trascorse festività – ma il sentimento dei consumatori si è confermato ancora negativo ma non depresso, per cui non c’è stato alcun tracollo sia per la consueta ritualità dei regali e delle spese che per le proposte intensificate dei negozi”. E nemmeno in tempo di saldi, iniziati lo scorso 4 gennaio, i risultati sembrano essere molto entusiastici; forse per via degli sconti che si aggirano attorno al 35%, ma – per il presidente di Delegazione di Ascoli Ugo Spalvieri – “i saldi non fanno più notizia poiché la crisi economica impone agli operatori commerciali di proporre sconti e promozioni durante tutto l’anno con escamotage più disparati”.

Dunque è necessario un piano d’intervento; il presidente Calabresi, il direttore Giorgio Fiori, il presidente di Delegazione Spalvieri e il vicepresidente provinciale e presidente della Delegazione dei Sibillini Marino Antognozzi illustrano un programma d’azione per pianificare una ripresa nel 2014 appena iniziato. Perché a preoccupare per l’andamento del settore sono gli incrementi della tassazione locale e gli ancora incerti provvedimenti messi in campo dal Governo per dare prospettive di crescita al Paese. Inoltre, il Piceno continua a essere penalizzato dalla sempre più grave crisi occupazionale che sta raggiungendo la percentuale del 13% (la più alta delle Marche). Infine, il Prestito d’Onore non decolla e l’accesso al credito è un problema cronico che non sarà risolto prima del 2015.

“In un quadro così sconfortante – ha stigmatizzato il presidente di Confcommercio – l’impegno della nostra associazione per il 2014 non potrà che essere ancora più forte e puntuale per dare un concreto sostegno alle imprese associate, sempre più in difficoltà. Se la formazione professionale sta già assolvendo a una eccellente azione di sostegno, ci mobiliteremo come e più di sempre soprattutto sul fronte del credito e del turismo, volano economico e occupazionale“. Il 2014 sarà anche l’anno delle elezioni amministrative del Comune di Ascoli e del rinnovo degli Organi camerali; e senza entrare nel merito della politica l’obiettivo almeno all’interno della Confcommercio sarà quello di collaborare con le organizzazioni per garantire la rappresentanza dei settori commercio, turismo e servizi che insieme superano tutte le imprese territoriali.