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ASCOLI PICENO – “Ho accettato di candidarmi per l’amore per la mia città”. Si presenta così alla città Giancarlo Luciani Castiglia, candidato di matrice renziana alle primarie del centrosinistra del 9 marzo. Insieme a lui una squadra variegata. L’impegno diretto in questa competizione è stato fortemente voluto dagli amici dell’associazione “Adesso per cambiare Ascoli”. Non ha mai avuto incarichi politici, né ruoli amministrativi ma dichiara che “basta parlare con la gente per capire cosa occorre e cosa non va in questo territorio”. Per questo Castiglia lancia gli “Open day del programma”, incontri tematici dove ognuno potrà dire la sua su una questione che gli sta particolarmente a cuore.

Fautore, sin dall’inizio di questo percorso, delle Primarie di Coalizione auspica il ritorno in campo de L’Alveare: “Una forza viva e vitale come quella rappresentata dall’Alveare non può che essere vicina al progetto di ‘Rinascimento per Ascoli'”. Dell’attuale amministrazione denuncia la gestione del Caso dehors, soprattutto perché “I commercianti avrebbero meritato un percorso più chiaro in ragione degli investimenti fatti”. Propone soprattutto un cambiamento di metodo, tanto che assicura che se arriverà ad essere sindaco di Ascoli, si circonderà di una squadra di persone altamente competenti ognuna nel suo settore.

Castiglia ribadisce l’importanza del Turismo, della Cultura e dell’Enogastromia, eccellenze cittadine: “È necessario pensare a un nuovo modo di gestire il Teatro Ventidio Basso. Un nuovo assetto giuridico – spiega l’avvocato Alessio De Vecchis – che può essere una fondazione o un’associazione con la partecipazione comunale, ma aperta a contributi esterni, cioè sponsor che non si limitino ad una sola manifestazione ma che possano contribuire per l’intera stagione consentendo di avere fondi certi per mettere a punto una programmazione certa”.

In campo per Castiglia anche Natalia Virgulti, vicepreside del Liceo Classico: “Penso a centri per i giovani dislocati su tutta la città destinati all’aggregazione ma con finalità educative”. Al termine della presentazione Castiglia chiosa sull’Ascoli Calcio, squadra della quale, da buon ascolano, è tifoso, “penso che la vicenda della società sia una metafora della città: la grinta dei tifosi rappresenta la grinta degli ascolani che hanno voglia di rinascere. Bellini poi è l’ascolano che ce l’ha fatta”.