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ANCONA – Nelle Marche sale al 20% del totale dei consumi l’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. L’analisi viene dalla Coldiretti regionale in occasione di “M’illumino di meno”, la giornata per il risparmio energetico promossa dalla trasmissione di Radio Due Caterpillar, alla quale l’organizzazione agricola aderisce con l’invito ai propri associati a spegnere tutti i dispositivi non indispensabili.

 

Secondo un’analisi sugli ultimi dati Istat disponibili, la percentuale di elettricità verde consumata è passata nel giro di un anno dal 15 al 20%, anche se la nostra Regione continua a collocarsi nella parte bassa della classifica, al quart’ultimo posto e sotto la media nazionale (26,9%). In compenso, dall’inizio della crisi è diminuito il consumo di elettricità, passato da 5.047 a 4.671 kilowatt orari per abitante (fonte Istat-Terna).

 

Secondo Coldiretti Marche occorre ora proseguire nella strada intrapresa e potenziare la produzione da rinnovabili, privilegiando gli impianti a misura di territorio realizzati dalle aziende agricole per il proprio fabbisogno. Le agroenergie, se gestite correttamente, oltre a garantire la riduzione della dipendenza dai prodotti fossili e dalle importazioni, consentono di diminuire le emissioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifunzionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei paesaggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale.