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ASCOLI PICENO – Il direttore generale dell’Inail Giuseppe Lucibello vuole chiarire i criteri organizzativi che hanno portato al declassamento della sede Inail di Ascoli Piceno nell’ambito del piano nazionale definito dalla spending review; e lo fa attraverso un’articolata nota inviata al presidente del Consiglio provinciale Armando Falcioni e ad altri rappresentanti istituzionali.

 

“Per quanto riguarda le riclassificazioni delle sedi locali disposte si rappresenta che sono finalizzate alla riduzione delle posizioni dirigenziali di livello non generale, senza pregiudicare in alcun modo i livelli quali/quantitativi dei servizi resi dall’Istituto – scrive nella nota il direttore generale Lucibello – Le sedi di livello non dirigenziale, infatti, al pari delle sedi di livello dirigenziale sono strutture territoriali complesse che assicurano, per il bacino di utenza di riferimento, l’erogazione dell’intera tipologia dei servizi dell’Istituto, garantendo la piena tutela dei lavoratori infortunati e delle imprese. Si assicura quindi – prosegue Lucibello – che tutti i servizi, cosi come puntualmente indicati nella nota dell’Ufficio di Presidenza della Provincia di Ascoli Piceno, continueranno ad essere garantiti senza una diminuzione delle prestazioni rese nel territorio di Ascoli Piceno in favore di quello maceratese”. Nella missiva il Direttore Generale precisa che “tutti gli interventi verranno attuati attraverso un percorso graduale, costantemente monitorato al fine di valutare gli esiti delle modifiche apportate e intraprendere tempestivamente eventuali iniziative correttive”.

 

Il declassamento, infatti, aveva incontrato la ferma e netta contrarietà di tutte le forze politiche e sociali del territorio mobilitatisi contro il provvedimento anche con un Ordine del Giorno del Consiglio provinciale, presentato dal presidente dell’assemblea Falcioni, approvato all’unanimità e condiviso in maniera ampia a partire dal presidente della Provincia Piero Celani, dall’assessore regionale Antonio Canzian, dall’onorevole Luciano Agostini e dai consiglieri regionali eletti dal territorio.

La contrarietà del territorio al provvedimento dell’Inail permane sebbene lo stesso direttore generale mi ha assicurato una sua particolare attenzione per il Piceno e l’ho invitato ad una visita nella sede di Ascoli anche per verificarne personalmente il carico di lavoro e i servizi svolti. – dichiara il presidente del Consiglio Provinciale Falcioni – A prescindere dal singolo caso in questione la riorganizzazione dei servizi dello Stato o di altri enti periferici non può avvenire esclusivamente seguendo le logiche interne dei singoli organigrammi e obiettivi aziendali, ma occorre necessariamente fare riferimento all’assetto territoriale”. Dunque, è stato rinnovato ancora una volta l’intento unanime di Regione, Enti locali e gli altri attori del sistema socio-economico per avviare una forte iniziativa per governare i futuri processi di riorganizzazione per allontanare una volta per tutto disagi ai cittadini in fatto di servizi offerti data anche la centralità di Ascoli Piceno per le Marche del Sud.