Articolo
Testo articolo principale

GROTTAMMARE – L’11 marzo alle ore 10, nella sala consigliare del Comune di Grottammare, si terrà si terrà l’iniziativa “Difesa della costa ed ecocompatibilità”. Una giornata di studio, promossa dall’associazione 43° Parallelo Italy, per analizzare il tema dell’erosione costiera, della conservazione ed esaltazione dell’ittiofauna e del ripopolamento ittico. Saranno indagate, insomma, soluzioni eco-friendly per evitare la perdita delle spiagge, ma anche rintracciare le cause dell’erosione costiera.

La preoccupazione non è nuova alla Riviera delle Palme e sul tema è intervenuta anche Legambiente che ha invitato ad agire subito per la salvaguardia delle coste picene e delle attività che vi ruotano attorno. Ad ogni evento meteorologico, siano forti piogge o mareggiate, tonnellate di rifiuti vengono spiaggiati e notevoli sono i costi per la loro rimozione. Per questo, Legambiente San Benedetto segnala la scarsa manutenzione dei corsi d’acqua e propone a tutte le istituzioni di “agire con urgenza creando, da subito, un’alleanza che coinvolga tutti i soggetti cointeressati nel programmare in tempo gli interventi di consolidamento del territorio”.

Per far fronte alla vulnerabilità della costa adriatica, Marche, Emilia Romagna e Abruzzo sono pronte a incontrare il ministro dell’Ambiente e presentare un progetto di salvaguardia condiviso. Gli assessori alla Difesa della Costa, insieme ai responsabili regionali delle strutture tecniche e dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche-Arpam, si sono riuniti ad Ancona per concordare strategie e modalità operative da proporre al neo ministro Gianluca Galletti entro il mese di marzo.

“È emersa una strategia comune e condivisa tra le tre Regioni – ha sottolineato l’assessore Giorgi – La priorità è la difesa delle nostre spiagge. Abbiamo individuato delle linee tecniche d’intervento che verranno messe a punto a breve“. Tra le strategie d’intervento una proposta innovativa che condivida i giacimenti marini di sabbia da utilizzare per i ripascimenti e la loro protezione con adeguati interventi di difesa; interventi che le Regioni sapranno valorizzare nella maniera migliore, in quanto già promuovono percorsi integrati sulla base dei progetti della Macroregione Adriatico Ionica e della Carta di Bologna sulle buone pratiche per la protezione della costa Adriatica.