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ASCOLI PICENO – Prima erano le piazze, i caffè e le biblioteche, oggi gli spazi della comunicazione si sono trasferiti sul web dove diventa sempre più facile dar forma alle idee e diffonderle. Nell’era dell’informazione, le città hanno l’esigenza di essere dei veri e propri punti di riferimento digitali; accanto ai luoghi materiali servono necessariamente i luoghi virtuali da condividere e commentare come il tradizionale passaparola insegna. 

L’efficacia del web c’è stata dimostrata proprio in questi giorni da veri e propri effetti bumerang impagabili. Dalle Romantiche Marche ad Ascoli Piceno che ha visto la sua Piazza del Popolo inserita nei visual tematici del progetto Piazze d’Italia per la promozione di una vacanza made in Italy in vista dell’Expo 2015 promosso dall’Azienda Nazionale del Turismo e il Ministero. Altri esempi sono il video girato dalla neonata Noon Multimedia al ritmo della canzone Happy di Pharrel Williams o i guppi “Sei di … se …”; tormentoni, per esempio, che hanno letteralmente coinvolto San Benedetto del Tronto.

Ebbene, i canali istituzionali approdano sul web, mentre in altri casi la promozione assume vesti più informali contando comunque numeri da capogiro. Stiamo parlando di social network, blog, microblogging e livestreaming che riescono a catalizzare il popolo della rete. In quest’ottica sono molte le istituzioni e tantissimi i Comuni che aprono un profilo ufficiale su Facebook e Twitter principalmente.

E se oramai il noto social firmato Zuckerberg è inflazionato, ci pensa Twitter, Instagram e Google+. Secondo l’indagine condotta dal Laboratorio Ladest dell’Università di Siena, per esempio, al giugno 2013 sono 388 i profili Twitter; chiaro è, però, che come avvenuto per Facebook il fenomeno è in rapida espansione. Tra le prime posizioni della classifica, in fatto di profili rispetto al totale dei comuni per ciascuna regione, troviamo il centro Italia con Toscana, Marche e Emilia Romagna (Rimini ha il record del primo cinguettio comunale), seguite da Sardegna, Basilicata e Valle d’Aosta.