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APPIGNANO DEL TRONTO – In attesa della nuova edizione del Festival del cortometraggio “Frammenti”, domenica 23 marzo, alle 17, presso la sala consiliare del Comune, l’omonima associazione organizza la proiezione del film “Il pane a vita” di Stefano Collizzolli. Il documentario, già acquistato da Rai Cinema e prodotto da Zalab, in collaborazione con la Caritas Bergamasca e la Fondazione Bernareggi, ripercorre la storia del cotonificio Honegger di Albino, nella media valle bergamasca, chiuso dopo 123 anni di attività. 

Il titolo del film fa riferimento ad un’espressione che utilizzavano le operaie, “ol pà ‘n véta”, il pane a vita, per indicare la sicurezza di un lavoro che sarebbe durato tutta la vita e avrebbe garantito un’autonomia economica. Il documentario segue la vita di tre operaie in cassa integrazione raccontando la fine di un’epoca, di un modello di lavoro e di società. Un passaggio che riguarda l’Italia intera, che negli ultimi cinque anni ha visto perdere un quarto della sua capacità industriale. Alla fine della proiezione si aprirà un dibattito con il regista Stefano Collizzolli, la sindaca di Appignano Nazzarena Agostini, il segretario Usb Andrea Quaglietti e il presidente della Cna di Ascoli Piceno Gino Sabatini. Presente anche una rappresentanza di operai del Piceno.

L’iniziativa rientra nel cartellone di Sale Festival dell’Unione dei Comuni Vallata del Tronto, di “Riappignano” con la collaborazione della Fondazione Carisap e il sostegno della Regione Marche, del Comune di Appignano del Tronto e di Ondulit Italiana. La scelta del film deriva dalla convinzione che “la crisi del lavoro non può essere affidata solo ai manager o ai tecnici della politica, si tratta di ripensare l’essere umano in termini umanistici” hanno dichiarato i rappresentanti dell’associazione Frammenti.