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ACQUAVIVA PICENA – Cessa l’attività per la Roland. “Anche se si tratta di una liquidazione aziendale che purtroppo ha comportato la perdita di 146 posti di lavoro, l’accordo è positivo perché tutela i lavoratori, prevedendo un cospicuo incentivo e apre la possibilità di una ripresa produttiva”, queste le parole dell’assessore regionale Marco Lucchetti preventivamente all’incontro del 27 marzo con il Ministero dello Sviluppo Economico per poter reperire risorse che incentivino una possibile riapertura del sito.

La lunga trattativa per la vertenza Roland di Acquaviva Picena si è chiusa ieri in tarda serata dopo circa dieci ore di intermediazione alla presenza del liquidatore dell’Azienda Giuseppe Tranchini, l’assistenza di Confindustria Ascoli Piceno, le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e le Rsu. L’azienda produttrice di strumenti musicali, dopo esser stata messa in liquidazione volontaria nel dicembre scorso dalla casa madre giapponese, confermerà la chiusura il prossimo 31 marzo.

Tra le note positive dell’accordo un incentivo che si aggira intorno ai 44 mila euro a lavoratore a seconda dei mesi di mobilità e il fatto che la società ha dato disponibilità a valutare con attenzione eventuali proposte di un potenziale terzo investitore, attivo nel settore degli strumenti musicali, per rilevare l’attività aziendale. Il punto ascolano, fondato nel 1976, era l’unico al mondo a produrre una speciale versione di fisarmonica elettronica a seguito dell’acquisto da parte dei giapponesi risalente al 1988. “Tengo a sottolineare – ha concluso l’assessore Luchetti – la grande capacità delle organizzazioni sindacali nel gestire questa vertenza e il forte senso di responsabilità che hanno dimostrato tutti i lavoratori a cui va la mia più sincera solidarietà”.