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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto del Tronto sospende la via del Consiglio di Stato e prima chiede lumi alla Prefettura, poi al Ministero dell’Interno per capire cosa può fare l’Amministrazione a seguito della sentenza del Tar. Quindi il Consiglio Comunale del 30 novembre è ancora di fatto annullato e il cronoprogramma stilato lo scorso sabato è stato stravolto; ora, insomma, non ci sarà che attendere le risposte del Ministero, organo deputato a disciplinare queste problematiche proprio attraverso la Prefettura.

Tra le richieste della dottoressa Patrizi, le motivazioni alla base del mancato accoglimento della pregiudiziale presentata del consigliere Pasqualino Piunti del Popolo delle Libertà. Dalla parte del primo cittadino sambenedettese la scadenza del 30 novembre per gli equilibri di bilancio e, quindi, l’impossibilità a posticipare la seduta del Consiglio Comunale a giorni successivi. Ad oggi non è escluso lo scioglimento; ma prima di questo, dovrebbe arrivare la diffida da parte della Prefettura al Comune che invita ad approvare l’assesto di bilancio riportandolo in Consiglio. Solo allora sarà nominato un commissario.

Intanto il Pdl notificherà la sentenza del Tar, scorrono i 60 giorni per impugnarla davanti al Consiglio di Stato. Oltre alla compattezza della maggioranza, si agitano gli animi dei consiglieri; entro la prossima settimana, infatti, il consigliere e presidente della Commissione Bilancio Pellei (Udc) vuole sapere l’esito dell’incontro con il sottosegretario Boccia e il Prefetto.