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ASCOLI PICENO – La moda renziana delle slide, stavolta, prende il titolo di “#copisteriaCastelli”. Tutto il Partito Democratico, infatti, assieme al candidato sindaco Giancarlo Luciani Castiglia ha sintetizzato in questo ironico hashtag la “pochezza” sia qualitativa che quantitativa del programma depositato da Guido Castelli. “Un programma conquistato non senza fatica – ha raccontato Castiglia – che abbiamo scovato sull’albo pretorio online. Qui è depositato un documento di sole sette pagine, con contenuti ripetitivi e spesso copiati da altre fonti. Un programma che unisce dodici liste, tra civiche e partitiche, e che si sintetizza in poche pagine, molte ripetizioni e che, soprattutto, non è presente su nessun sito delle liste che sostengono Castelli e neppure su Facebook e nemmeno, addirittura, sul sito del Comune nell’apposita sezione“. 

 

Nel programma, continua il candidato sindaco assieme al Pd, si rimanda a dei documenti ormai datati, a parti del vecchio documento elettorale del 2009 e a passaggi “copiati” da altre fonti. “Inoltre mancano le proposte, ci sono solo principi generali e crediamo tutti che Castelli debba delle spiegazioni a questa città. La sua è una campagna elettorale costosa, come denunciato da Valentina Bellini, per coprire il nulla che è stato fatto e che si farà e noi lo abbiamo smascherato”. “Non pago della brutta figura del 2009 – ha aggiunto proprio la Bellini – quando copiò addirittura parte del programma di Gianni Chiodi, lo ha fatto di nuovo”.